mercoledì 26 settembre 2012

Tra Sallusti e Carofiglio: il medioevo prossimo venturo di Alberto Capece Minutolo

Tra Sallusti e Carofiglio: il medioevo prossimo venturo «: "al contrario di quanto avviene in quasi tutto il resto del mondo, il reato di diffamazione (che ovviamente non va confuso con l’ingiuria o la calunnia) prescinde dal criterio di verità: che le affermazioni siano vere o false è un fatto del tutto secondario che può anche essere ammesso come argomento di difesa in casi particolari, se il diffamato è un pubblico ufficiale o se  egli stesso lo chiede. Cosa che a naso deve essere accaduta due o tre volte nella storia della repubblica. Ciò che conta è ledere la fama, l’onorabilità, il buon nome di qualcuno, in qualunque modo essa si sia formata come del resto dice il nome stesso del reato: diffamazione sta per togliere fama, de-famare."

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