mercoledì 19 settembre 2012

Fiat, l’occasione per rompere il tabù dello Stato di Alberto Capece Minutolo

Fiat, l’occasione per rompere il tabù dello Stato «: "L’unica vera salvezza è strappare il tabù del non intervento dello Stato in ossequio al pensiero liberista. Un tabù risibile perché tutti gli stati aiutano sottobanco le loro grandi imprese. Un tabù menzognero perché tutte le delocalizzazioni delle industrie automobilistiche implicano aiuti e partecipazione attiva degli stati dove vanno a insediarsi. Un tabù ipocrita perché perché la Fiat da tempo immemorabile e comunque dal ’73 è stata un’azienda sussidiata dallo stato e non esisterebbe, almeno come gruppo automobilistico, senza il concorso massiccio di denari e investimenti pubblici sia diretti che indiretti, sia in chiaro che in chiaroscuro e talvolta molto oscuro.  Così invece di massacrare l’erario solo per ammortizzare una disoccupazione certa  e rifornire le tasche degli azionisti, lo stato italiano, non diversamente da quello serbo, russo, cinese, brasiliano o turco dovrebbe pretendere una partecipazione per tutelare il futuro del Paese."

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