domenica 30 settembre 2012

LA MAXIPROTESTONA A MONTECITORIO | Lucia Del Grosso

LA MAXIPROTESTONA A MONTECITORIO | Lucia Del Grosso:

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Bimbi a digiuno: l’austerity pelosa dei ladri di Anna Lombroso

Bimbi a digiuno: l’austerity pelosa dei ladri «: "Così a Brescia, è stato negato l’accesso ai servizi di trasporto e mensa a 321 bambini,” indigeni” e non, di cui i 72 del campo nomadi di via Borgosatollo. Per il comune la soluzione è solo una: le famiglie paghino i debiti, o non se ne fa niente. più penalizzati sono i piccoli che devono raggiungere la scuola dall’accampamento rom, percorrendo strade trafficate. Ma fa sapere il Comune, attento a criteri di equità, se “transigessimo per quei 72, commetteremmo un’ingiustizia verso gli altri 249”. E per quanto riguarda poi la mensa, il Comune propone rateizzazioni dei debiti delle famiglie morose o una soluzione “domestica”: i bambini, compresi i 72 costretti a un percorso da rally, potrebbero pranzare a casa e poi tornare alla scuole dell’obbligo, dove i servizi e l’uguaglianza sono invece un optional"

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Il gattopardo con la voce di Hal 9000 di Alberto Capece Minutolo

Il gattopardo con la voce di Hal 9000 «: "L’obiettivo finale è abbastanza chiaro: sostituire la democrazia con una oligarchia non più di fatto, ma de iure: i patti europei firmati senza fiatare e il delirio del pareggio di bilancio in Costituzione, ne sono il presupposto perché tolgono sovranità ai cittadini e contemporaneamente aumentano il potere di quel 10 per cento di ricchi e di potenti. Si parla di austerità e di rigore, distorcendo il significato delle parole, perché quelle indicano una scelta, mentre l’impoverimento e la sottrazione di diritti sono un furto. Si parla a tutto campo, ancora una volta sfidando ridicolo e noia di rivoluzioni liberali, ma intanto si cerca di rendere intoccabili i potentati locali e impossibile la concorrenza: basti pensare che è allo studio l’idea di estendere il bollettino dei protesti anche a chi non paga le bollette di gas e luce. Non basta che i servizi vengano tagliati: chi si è reso colpevole di questi reati, una folla sempre più grandi poveri o di gente che tenta di non esserlo si vedrà esclusa dai servizi bancari e anche dalla possibilità di cambiare gestore."

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Alla Fiat che fugge ponte d’oro di Anna Lombroso

Alla Fiat che fugge ponte d’oro Le Grandi Opere oltre a partecipare pesantemente alla voragine della spesa pubblica, creano poca occupazione, qualitativamente poco rilevante e per giunta lentamente. Creano poca occupazione, perché oggi nelle opere civili si fa quasi tutto a macchina (si pensi per esempio alle “talpe” per scavare tunnel). Il costo diretto del lavoro non supera il 25% dei costi totali. Non la creano rapidamente perché i cantieri durano 10 anni, e il “picco” di addetti necessari è spostato in là, quando si arriva ai lavori di finitura e messa in opera.

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venerdì 28 settembre 2012

Cari figli di… di Alberto Capece Minutolo

Cari figli di… «: "Ciò che invece dobbiamo domandarci è come sia possibile che due mediocrità in una conducano alla fama, alle grandi case editrici, alle critiche benevole dentro il circuito asfittico in cui si impasta la nostra intelligentia, E con quel carico di pregiudizi porti anche alle poltrone politiche in partiti che fino a ieri si dichiaravano contro i pregiudizi etnici."

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Penitenza vs cleptocrazia

Penitenza vs cleptocraziaMagari ha ragione la pedagogia di governo ad assumere toni da Savonarola e attuare misure penitenziali per raddrizzare un popolo fanciullino e l’antropologia punitiva dei ministri che più che farceli mangiare i ceci, li userebbe per metterci ginocchioni in castigo: i partiti che li appoggiano entusiasticamente soffrono di bulimia di privilegi, fame di benefit, insaziabili appetiti di prebende e sine cura, hanno intinto molto spesso le dita nella marmellata incuranti di essere sorpresi e denunciando una esplicita regressione alla fase orale.

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Bene, Bravo, Bis di Alberto Capece Minutolo

Bene, Bravo, Bis «: " fatemi il piacere, non venitemi a dire che lo scarrafone è la soluzione del problema della corruzione politica, anche se migliaia di “operatori dell’informazione”  sanno che le loro carriere dipendono da come lisciano il potere. E’ solo che gli imperatori di Francoforte vogliono far senatore un ronzino con i paraocchi. E mica sono pazzi. I pazzi sono quelli che ci ci credono pure."

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Una nevrosi chiamata Monti di Anna Lombroso

Una nevrosi chiamata Monti «: "È oltraggiosa e ripugnante la convinzione dell’uomo che scambia accidia, disgusto per il bene comune, inadeguatezza, benevola acquiescenza per corruzione e evasione, correità nei confronti di padroni e manager criminali, che commettono reati espliciti contro diritti, garanzie e salute pubblica, per la superiorità inviolabile e indiscutibile di qualcuno che è stato “deputato” senza elezioni a commissariare il Paese per compiere l’incarico di cancellare la sovranità dello Stato e del popolo, per svendere l’Italia, le sue attività superstiti, i suoi talenti e i suoi giacimenti più preziosi."

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R-ESISTENZA: Le prono ricette di Mifuma di Rita Pani

R-ESISTENZA: Le prono ricette di Mifuma: "Scriverò un altro libro – quasi un istant book : “Le porno ricette di Rita Pani”. Rita Pani non è un nome esotico, però. Quali scenari morbosi o suadenti potrebbe mai svelare? Meglio uno pseudonimo. “Le porno ricette di Mifuma Lafiga”. Vedo già la copertina, nera. Il nome sopra scritto in rosa shocking MIFUMA LAFIGA … LE PORNO RICETTE. Le gambe di una donna in bianco e nero un po’ divaricate, le scarpe rosse tacco 30; davanti alla cosa, una padella fumante retta dalle mani della donna misteriosa, di cui non si deve vedere altro, perché nel softporno molto deve essere lasciato all’immaginazione.

Rita Pani (Io non ci credo che le donne son tornate il libreria a riempirsi di idiozia) APOLIDE"

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giovedì 27 settembre 2012

La Stampa - Il coraggio di chiamarsi Dreyfus di Massimo Gramellini

La Stampa - Il coraggio di chiamarsi Dreyfus: "Ecco, la farsa è servita. Un ex giornalista-deputato che dichiara di avere scritto volutamente non un’opinione, ma una balla per aizzare la rabbia dei lettori antiabortisti e l’odio verso le procure. E che prima di avvertire «l’obbligo di coscienza» (ohibò) e «la responsabilità morale e giuridica» (doppio ohibò) dei propri atti ha aspettato che il suo direttore fosse condannato in via definitiva. Mentana lo ha definito un infame. Io non saprei. Di fronte ai vili provo imbarazzo, vergogna, spavento. Più che di fronte ai cattivi. Da oggi Farina mi fa più paura di Sallusti. Non credo che riuscirò mai a perdonarmelo. "

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FareProgressoReloaded: Se l'è un po' Cercata di Enea Melandri

FareProgressoReloaded: Se l'è un po' Cercata: "Comunque, Sallusti un po' se l'è cercata, non avendo MAI nei 6 anni che vanno dal fatto alla sentenza pubblicato una rettifica, un'errata corrige o una reinterpretazione. Il giudice Cocilovo, la parte offesa, aveva anche provato a richiedere un patteggiamento con 20mila euro (da devolvere in beneficenza) ma è stato rifiutato."

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Vestiti per insorgere di Anna Lombroso

Vestiti per insorgereEcco io non so quanto ci sia a Piazza Syntagma o a Madrid o in Occupy Wall Street di critica della forma partito, delle sue logiche verticiste, della delega nei confronti di élite politiche professionalizzate. Quanto vi sia di agnizione che il purgatorio neo-liberale degli ultimi trenta anni sta volgendo al termine, che l’ideologia predominante del capitalismo mostri segni di collasso. Se queste donne e questi uomini partecipi di un senso di rabbia, disgusto, della sensazione più generale che il troppo è troppo, stia anche dicendo basta collettivamente alla dittatura del denaro, se vuol rompere il patto mortale con il mercato e l’oro e sia alla ricerca di un nuovo mondo umano dove “se presupponi l’uomo come uomo e il suo rapporto con il mondo come un rapporto umano, potrai scambiare amore soltanto con amore, fiducia solo con fiducia”.

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L’ anticorruzione rischia di nascere corrotta di Licia Satirico

L’ anticorruzione rischia di nascere corrottaA Saviano vorremmo dire una cosa: chi non firma l’appello per la nuova legge sulla corruzione non è necessariamente un disonesto. Ci sono anche gli scettici, i delusi, i preoccupati e gli utopisti. C’è chi crede che il dilagare della corruzione non possa essere frenato soltanto da norme penali, che peraltro già esistono e prevedono pene molto pesanti, ma da una nuova etica della responsabilità: da un rinnovamento radicale della classe politica, dall’incandidabilità dei corrotti e dei corruttori, dalla riscoperta della cosa pubblica e dalla scomparsa dei conflitti d’interesse. Sarebbe veramente intollerabile che, a furor di popolo e sotto l’egida della rinascita del Paese, venisse confezionata l’ultima delle leggi ad personam.

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R-ESISTENZA: C'è un altro appello da firmare ... fa rima con vai a cagare di Rita Pani

R-ESISTENZA: C'è un altro appello da firmare ... fa rima con vai a cagare: "Come osano chiedere a me – e non a noi, scusatemi tanto, ma ho perso la fiducia – di affidare il compito di promulgare una legge contro la corruzione, ad un Parlamento che dovrebbe riunirsi in seduta dentro la sala mensa di un super carcere?

Come osano chiedere ad un popolo un gesto di responsabilità, quando lo stesso popolo è colpevole di aver affidato le redini dello stato nelle mani di una cosca mafiosa, di una banda di malfattori, che in maniera criminale ha demolito quei pochi fondamenti di democrazia e civiltà che eravamo riusciti a conservare dopo l’abbattimento di quella prima Repubblica, che in confronto alla seconda, sembra un asilo delle Orsoline?"

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L’impudenza miliardaria e l’amnesia mondiale di Alberto Capece Minutolo

L’impudenza miliardaria e l’amnesia mondiale «: "Sapete, quasi quasi smetto di fumare: ho deciso di diventare ricco."

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Polverini, la falsa dimessa di Alberto Capece Minutolo

Polverini, la falsa dimessaLa Polverini è un’icona perché in pochi giorni ha riassunto in maniera impareggiabile l’essenza della casta politica: mancanza assoluta di idee, noncuranza verso gli amministrati, spreco di denaro, incredibile arroganza nella conservazione dei privilegi e infine pietoso tentativo di presentarsi come il nuovo. Con i media che nella stragrande maggioranza si scandalizzano quando proprio non possono farne a meno. Ma non appena si guarda dall’altra parte si bendano gli occhi: così accade che si bevano senza fiatare la notizia che il tour di venti giorni del giovane Renzi verrà a costare  poco più di 30 mila euro: quando solo il noleggio di due furgoni per un periodo di 30 giorni costa non meno 5000 euro, senza contare l’opera di verniciatura dei simboli e il carburante. Più naturalmente, alberghi e pasti per un notevole numero di persone, affitto sale, organizzazione e via dicendo. E sappiamo che Renzi ama trattarsi bene: mai meno di 1000 euro pasto. Anche se lui dice di non essere mai stato in quei carissimi ristoranti, ma nessuno gli chiede come mai allora compaiano i relativi conti.

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mercoledì 26 settembre 2012

E anche Atene si ribella

E anche Atene si ribella:

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La Ballata dei ladri e dei ciechi di Massimo Pizzoglio

La Ballata dei ladri e dei ciechi“I saw ten thousand takers whose tongues were all broken”
Ma tutti sapevano, tutti vedevano benissimo, tutti fruivano. Su uno dei mille scempi operati alla luce del sole, quello della coca in senato (minuscolo, di più non merita), tutti si sbilanciano in percentuali di consumatori assidui, ma calderoli (minuscolo pure lui) afferma “ma molti di più!”.
E allora viene da chiedergli: ma perché non li hai denunciati? tu, che Roma ladrona t’ha sempre fatto schifo, perché non hai colto la palla al balzo e non hai messo tutto in piazza?
Sei all’opposizione da un anno, hai scaricato il nano e le ballerine, fai il duro e puro, però taci fino a scoperta avvenuta?
E, a proposito, caro Bersani che ti penti di aver approvato quella modifica del titolo quinto, quando ti sembrava che bisognasse correre dietro ai voti legnaioli, quando sirene del tuo partito ti parlavano di un partito del nord, quando ti pentirai di aver bruciato i diritti della gente “normale”, lavoratori di oggi, di ieri o di mai, votando il partito dei banchieri, ascoltando solo le voci “del mercato” per blandire quel “centro moderato” che è moderato solo nei manifesti, perché appare senza moderazione nei grassaggi ad ogni livello?

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Basta, non attacchiamoci al tram di Anna Lombroso

Basta, non attacchiamoci al tram «: "Professori che non sanno far di conto, banchieri inadeguati a giocare a Monopoli, manager che non sanno organizzare il loro cassetto dei calzini, tutti segnati dall’ignoranza misoneista che alimentano come uno schermo protettivo, impreparati per nascita o privilegio acquisito a misurarsi con responsabilità e rischio, hanno come unico criterio di scelta la propria gretta esperienza e come unico obiettivo l’arricchimento delle proprie rendite di posizione.
Se mai sono scesi da un tram traballante, hanno voluto dimenticarlo in una spocchiosa e infame rimozione delle proprie origini, vissute come una vergogna. Perché succede così, perché non è sempre vero che dal letame nascono i fiori e che la povertà sviluppi dignità. Perché viviamo un tempo infelice nel quale il bisogno è un’onta inconfessabile, l’indigenza una punizione per chi non sa essere scaltro, il disagio una colpa da scontare con penitenze, sacrificio ed emarginazione."

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Tra Sallusti e Carofiglio: il medioevo prossimo venturo di Alberto Capece Minutolo

Tra Sallusti e Carofiglio: il medioevo prossimo venturo «: "al contrario di quanto avviene in quasi tutto il resto del mondo, il reato di diffamazione (che ovviamente non va confuso con l’ingiuria o la calunnia) prescinde dal criterio di verità: che le affermazioni siano vere o false è un fatto del tutto secondario che può anche essere ammesso come argomento di difesa in casi particolari, se il diffamato è un pubblico ufficiale o se  egli stesso lo chiede. Cosa che a naso deve essere accaduta due o tre volte nella storia della repubblica. Ciò che conta è ledere la fama, l’onorabilità, il buon nome di qualcuno, in qualunque modo essa si sia formata come del resto dice il nome stesso del reato: diffamazione sta per togliere fama, de-famare."

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Spagna, assedio al Parlamento. Rajoy ringrazia i proiettili di gomma di Alberto Capece Minutolo

Spagna, assedio al Parlamento. Rajoy ringrazia i proiettili di gomma «: "L’europeismo a tutti i costi sta distruggendo l’Europa e un giorno, spero che la classe dirigente europea, che sta provocando tutto questo, sia chiamata a risponderne. E non c’è solo la spagna oggi c’è lo sciopero generale in Grecia, mentre in Francia i Verdi non vogliono votare il fiscal compact. La tempesta si prepara."

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Lazio, Regione occupata dai “ladri di ferro” di Anna Lombroso

Lazio, Regione occupata dai “ladri di ferro”Ecco qualcosa che l’Europa avrebbe dovuto chiederci: di superare il passato, di vietare qualsiasi forma di apologia, di dare forma democratica ma ferma a una necessaria damnatio memoriae. Invece l’inerzia complice, la ragionevole passività, sotto l’ipocrita forma di spazio offerto a una malintesa libertà di espressione, l’ostinata renitenza ad avviare un doveroso processo di “memoria autocritica” ha permesso e contribuito alla nascita, crescita e affermazione di un ceto politico, corrotto e corruttore nel macabro segno della continuità con il Ventennio.

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martedì 25 settembre 2012

Inti-Illimani El pueblo unido jamas serà vencido - YouTube

"El pueblo unido jamas serà vencido"......questo gridavano, oggi, i madrileni


Inti-Illimani El pueblo unido jamas serà vencido - YouTube: "El pueblo unido jamas serà vencido"

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QUANDO LA REALTA’ SUPERA LO SCHERZO | Lucia Del Grosso

QUANDO LA REALTA’ SUPERA LO SCHERZO | Lucia Del Grosso: "in Italia si inorridisce, ci si indigna, si sbraita e si vomita, ma mai che in un talk show o sulle pagine di un giornale, dopo che si è sparata antipolitica, si affrontasse il vero problema: la selezione delle classi dirigenti. Non conviene. Perché l’esito dell’analisi porterebbe a rivalutare il ruolo dei tanto vituperati partiti. Perché la migliore classe dirigente, quella che ha fatto dell’Italia un grande Paese, con la legislazione sociale più avanzata d’Europa, è venuta da lì. Dai partiti, dai disprezzati partiti che formavano quadri in grado di affrontare la complessità dell’amministrazione della cosa pubblica e che agivano come collettivo, senza deviazioni “personalistiche” da un percorso condiviso da iscritti e base elettorale.  Dai partiti dove “metterci la faccia” significava assumersi la responsabilità di realizzare un grande progetto discusso e approvato da una comunità. Ora significa sbatterla su un manifesto 6×6. Solitaria, autoreferenziale, ultimamente anche paradossalmente senza simbolo del partito, come nelle iniziative di Renzi."

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Onesti, limpidi e coerenti di Alberto Capece Minutolo

Onesti, limpidi e coerentiL’onesta, la sincerità, la lucidità del ceto politico può essere testimoniata da questi due manifesti usciti in contemporanea ieri.

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Accade al Senato: c’è pista per te di Anna Lombroso

Accade al Senato: c’è pista per teIo personalmente e da sempre sono per la totale liberalizzazione di tutte le droghe, ma in attesa di questo auspicabile quanto improbabile accadimento, penso che il mercato degli stupefacenti resta un brand irrinunciabile della criminalità organizzata. Che i consumatori – ancorchè illustri – non si sottraggono al destino dei tossici di periferia, malgrado possano contare su servizievoli mediatori. 

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R-ESISTENZA: La scarpa giusta di Rita Pani

R-ESISTENZA: La scarpa giusta: "L’hanno cacciata a calci nel culo, ma le scarpe erano sbagliate. Non erano quelle dei cittadini del Lazio che vivono sui tetti da tempo immemorabile in attesa che torni il lavoro. Non erano quelle delle madri dei bimbi che non hanno accesso agli asili. Non erano le scarpe dei parenti dei malati che hanno vissuto scandalo dopo scandalo i tagli e le ruberie degli ospedali romani. Nemmeno quelle di chi ha subito un abuso da parte del governo fascista voluto fortemente perché era intollerabile avere come governatore una persona sostanzialmente onesta, ma dedita a differenti divertissement sessuali, che per quanto si voglia tirare al Vaticano, continuano a offendere anche il più bolscevico dei cittadini italiani."

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lunedì 24 settembre 2012

Paga e poi prega: la chiesa cambia dio e sceglie il mercato di Alberto Capece Minutolo

Paga e poi prega: la chiesa cambia dio e sceglie il mercato «: "Francamente credere che personaggi capaci di simili pensieri e azioni possano essere un qualsiasi ponte col divino o essere custodi di un qualche valore, è al di là o piuttosto al di sotto delle mie capacità di comprensione. Ma comunque sia, è chiaro che la chiesa in Germania, come altrove, ha scelto un nuovo Dio, il mercato onnipotente che è in terra, in cielo e in ogni luogo. Credo nel denaro suo unico figlio della stessa sostanza del padre… Amen."

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La Regione fa l’uomo ladro di Licia Satirico

La Regione fa l’uomo ladro «: " Non eravamo ancora pronti, però, all’autocommiserazione strumentale, al paragone pietistico e oltraggioso tra corruzione e neoplasia, all’associazione tra la propria sofferenza personale e la necessità di contrastare l’uso improprio di denaro pubblico. Il tutto si traduce, a sua volta, nell’uso improprio di tumore a fini mediatici: uno spettacolo di cattivo gusto offerto a tutti i malati di tumore che non possono essere curati nelle Regioni della spending review, dove gli ospedali sono privi delle risorse affidate incautamente da persone come la Polverini a consiglieri che non si sentono ladri."

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Mamma li turchi: la Nutella va ad Ankara di Alberto Capece Minutolo

Mamma li turchi: la Nutella va ad Ankara «: "La nutella in fondo al tunnel: ecco cosa aveva visto il premier nei giorni scorsi. La Ferrero sta infatti pensando di delocalizzare la celebre crema alle nocciole in Turchia. “Ambrogio, avrei voglia di qualcosa di dolce…” Ma purtroppo abbiamo solo l’Amaro Monti."

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domenica 23 settembre 2012

Sallusti Libero, in non libera stampa di Licia Satirico

Sallusti Libero, in non libera stampa «: "C’è qualcosa di mostruoso nell’insofferenza della nostra classe politica verso una cronaca per lo più “amica” e una satira vista come volgare e sessista, se non insopportabilmente partigiana. I disegni di legge bavaglio, i ventilati provvedimenti anti-blog e persino le censure per le vignette sui ministri sono l’emblema di un Paese dove Libero è solo il titolo, nemmeno ironico, di una testata giornalistica schierata. L’inasprimento del rapporto tra giustizia e informazione risente poi, forse più che mai, di una campagna d’odio portata avanti, proprio grazie a giornalisti come Sallusti, contro la magistratura a delinquere da editori che erano politici che erano imputati: un circolo vizioso che ha avvelenato non solo i rapporti tra poteri dello Stato, ma prima ancora la nostra libertà di opinione e l’esigenza di pluralismo. Troviamo strano che un giornalista possa affrontare il carcere, ma non che scriva obbedendo a un padrone."

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L’incontro dei pupazzi al vertice dei fili di Anna Lombroso

L’incontro dei pupazzi al vertice dei filiLo scopo dell’impresa diventa esclusivamente l’interesse dell’azionista, così che si scelgono dirigenti che puntano a massimizzare i profitti, e ricevono compensi astronomici non tanto perché creano innovazione, ricchezza, lavoro, ma perché alimentano valore per gli azionisti. I loro insaziabili appetiti si rivolgono a altre forme più comode di creazione del denaro, magari con quelle “espansioni dei depositi”, vereconda formula impiegata per definire un imbroglio o una grande illusione: quei giochi di prestigio e d’azzardo della finanza creativa, inventati per alimentare la gigantesca bolla mondiale del credito.

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giovedì 20 settembre 2012

Il Simplicissimus: I barbari di dentro all'assalto della bellezza di Anna Lombroso

Il Simplicissimus: I barbari di dentro all'assalto della bellezza: di Anna Lombroso In primo piano il Battistero degli Ariani a Ravenna e più in là il "muro di Droctulfo" “In questo tumulo è chiuso, m...

Il Simplicissimus: Porta Pia: quella breccia tutta da fare di Anna Lombroso

Il Simplicissimus: Porta Pia: quella breccia tutta da fare: di Anna Lombroso I bersaglieri entrano a Roma da Porta Pia Una chiesa complice e omertosa tace sul mostruoso sistema vigente di sfrut...

Mercato nostro che sei nei cieli /dacci oggi la ripresa quotidiana di Alberto Capece Minutolo

Mercato nostro che sei nei cieli /dacci oggi la ripresa quotidiana «: "Ciò che dice sulla Fiat, dopo essere stato la longa manus sindacale di Marchionne, è illuminante sulla patetica fede che condivide con il governo e con la classe dirigente italiana di ogni tipo. E dunque il pio Bonanni la canta chiara  al suo manager di riferimento:  “Marchionne ci convochi subito e chiarisca se il Piano Fabbrica Italia lo mantiene e lo utilizza quando riprende il mercato o no”. Pare di capire che questo leader sindacale abbia una fede incrollabile sul fatto che la crisi sia un puro incidente ciclico e che ci aspetta l’immancabile ripresa. E’ la stessa luce in fondo al tunnel di Monti, è l’incrollabile certezza delle associazioni imprenditoriali ed è pure scritto nel breviario di centrosinistra: la terra promessa per la quale si è deciso di ignorare quanti moriranno durante il cammino."

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Monsanto dei veleni, ma gli ogm in sé non c’entrano «

Monsanto dei veleni, ma gli ogm in sé non c’entrano «:

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R-ESISTENZA: In galera, governo maiale! di Rita Pani

R-ESISTENZA: In galera, governo maiale! Demagogico e populista? Può essere, ma c’è un ma. C’è il popolo italiano che comunque continua a leggere le “riviste patinate” alla ricerca delle notizie e delle fotografie di queste facce di merda, che continua a guardare a loro come un credente guarda l’immagine della Madonna, che tutto sommato ancora sogna, un domani, di affrancarsi dalla povertà per vivere finalmente nello stesso mondo dorato, fatto di lusso pacchiano, opulenza e sazietà.

E, non scordiamoci quale trattamento, lo stesso popolo riservo al povero Marrazzo, reo d’essere stato solo un po’ cretino e di aver prestato fede al capo dei capi, il capostipite della peggior feccia italiana, quella che promette di dimettersi ma non lo farà mai, certa proprio che nessuno domani mattina, andrà a cacciarli forcone alla mano.

mercoledì 19 settembre 2012

Fiat, l’occasione per rompere il tabù dello Stato di Alberto Capece Minutolo

Fiat, l’occasione per rompere il tabù dello Stato «: "L’unica vera salvezza è strappare il tabù del non intervento dello Stato in ossequio al pensiero liberista. Un tabù risibile perché tutti gli stati aiutano sottobanco le loro grandi imprese. Un tabù menzognero perché tutte le delocalizzazioni delle industrie automobilistiche implicano aiuti e partecipazione attiva degli stati dove vanno a insediarsi. Un tabù ipocrita perché perché la Fiat da tempo immemorabile e comunque dal ’73 è stata un’azienda sussidiata dallo stato e non esisterebbe, almeno come gruppo automobilistico, senza il concorso massiccio di denari e investimenti pubblici sia diretti che indiretti, sia in chiaro che in chiaroscuro e talvolta molto oscuro.  Così invece di massacrare l’erario solo per ammortizzare una disoccupazione certa  e rifornire le tasche degli azionisti, lo stato italiano, non diversamente da quello serbo, russo, cinese, brasiliano o turco dovrebbe pretendere una partecipazione per tutelare il futuro del Paese."

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Sicilia, campagna elettorale sniff sniff. Liberi di non crederci di Licia Satirico

Sicilia, campagna elettorale sniff sniff. Liberi di non crederci «: "È proprio vero che la mafia è una ferita non sanata. Lo sarà fin quando verrà considerata una bruttura da nascondere al pubblico per esigenze di marketing, un problema di coscienza e non di sostanza. Lo sarà fin quando il nome delle vittime di mafia sarà utilizzato impunemente in campagna elettorale per sostenere teorie sconcertanti sulla corretta accoglienza da riservare ai turisti. La Sicilia è un laboratorio avanguardista di Stato e antistato, di economia lecita e illecita, di assalti e appalti, di alleanze politiche trasversali che si reincarnano in sfingee figure prototipiche. Sì, perché non c’è davvero nessuna promessa di riscatto morale in un candidato come Gianfranco Miccichè, che viene dal marketing, da Dell’Utri e da quel Pdl che, a suo stesso dire, in Sicilia ha dirigenti privi di grandi capacità politiche."

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Privato e “Pubblico” di Alberto Capece Minutolo

Privato e “Pubblico” «:

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martedì 18 settembre 2012

Gli “illuminati” lasciano la fabbrica al buio di Anna Lombroso

Gli “illuminati” lasciano la fabbrica al buio «: "Già un paio di anni fa la Banca dei regolamenti internazionali pubblicò un’indagine nella quale si evidenziava come nell’ultimo quarto di secolo scorso una quota rilevante di ricchezza prodotta nei principali paesi industriali fosse stata “trasferita” in misura sempre crescente dai salari ai profitti, dal lavoro cioè al capitale.

È un processo che non può essersi prodotto in modo indolore: se i rapporti di forza tra capitale e lavoro fossero ancora quelli di venti anni fa quello spostamento che la ricerca calcola in circa 8 punti medi di Pil, sarebbe ancora nelle tasche dei lavoratori, invece che dei padroni. Ma quello che ha segnato davvero l’inizio del declino è che da quelle tasche i soldi non sono usciti, per via di quello che è stato chiamato lo “sciopero del capitale”, che ha tirato i cordoni della borsa degli investimenti, che ha dismesso ricerca e applicazione tecnologica, che si è svenduto le potenzialità che possedeva sul piano internazionale. "

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Europa 2012? No,1932: l’ordine pubblico in Grecia affidato ai nazisti di Alberto Capece Minutolo

Europa 2012? No,1932: l’ordine pubblico in Grecia affidato ai nazisti «: "Le stimmate di questo neuordnung continentale erano già apparse evidenti con il silenzio su ciò che accadeva e accade in Ungheria, ma adesso c’è qualcosa di ancora più inquietante: nella Grecia di fatto governata dalla troika Fmi, Bce e Ue si vanno creando i presupposti per ciò che “non doveva accadere mai più” . Mentre viene imposto un orario di lavoro di 13 ore al giorno, l’ordine pubblico viene di fatto lasciato ai militanti dei neonazisti di Alba Dorata, i quali si incaricano di bastonare gli immigrati e di incendiare le loro case, dando una brutale attuazione ai “suggerimenti” della medesima troika. Che certo preferirebbe metodi più civili, atti a nascondere la sua stessa barbarie. Ma che alla fine se ne frega: il fine giustifica i mezzi."

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Mitt Romney di tutto il mondo unitevi di Alberto Capece Minutolo

Mitt Romney di tutto il mondo unitevi «: "Tutte cose che fanno scandalo se le dice Romney durante una delle sue notti brave elettorali, ma che invece vengono accolte come inappuntabili perle di saggezza se le dicono la Bce o l’Fmi ed entusiasticamente accolte come vangelo europeista se arrivano da Bruxelles. Ma sono la stessa identica cosa. E corrispondono pienamente a quelle frasi che la Fornero non ha alcun imbarazzo a dire, tipo “il lavoro non è un diritto ma una conquista” o  ”se istituissimo un salario di disoccupazione gli italiani se ne starebbero a mangiare pasta col pomodoro”. E s’incastrano come la tessera di un puzzle dentro i provvedimenti governativi sempre a favore delle banche, del capitale e dei ricchi o nelle operazioni di Marchionne o ancora dentro la vacuità progettuale della politica che chiacchiera fino allo spasimo senza dire nulla."

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Ipocrisia in vignette di Anna Lombroso

Ipocrisia in vignette La Fornero più che nei panni della squillo dovrebbe rivestire quelli della maitresse, promotrice come è stata di una “riforma” la chiama lei, che prevede la riduzione in servitù, flessibile peraltro, persone, uomini e ancora più donne come succede in tempi ardui come questi. Così intrisi da stereotipi di genere da aver creduto alle sue lacrime da sottovalutare il suo ghigno quando ha offeso il lavoro, e con esso i diritti e le conquiste che nel passato hanno contribuito all’affrancamento di generazioni di donne.. e di uomini. 

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lunedì 17 settembre 2012

R-ESISTENZA: Professore, cosa farà da grande? di Rita Pani

R-ESISTENZA: Professore, cosa farà da grande?: "Ci faccia sapere al più presto, Professore, quando avrà deciso cosa vuol fare da grande, così che finalmente anche noi si possa prendere la nostra decisione sul futuro. Ci dica se tornerà ad insegnare per tirar fuori dalle università un nuovo esercito di parassiti del capitale collettivo, o se invece lo governerà sputando in faccia alla fatica della sopravvivenza. La prego, ci dica ancora che lo statuto dei lavoratori ci impedisce di lavorare. Ci dica che lo sciopero va abolito, e ci spieghi ancora che solo con la produttività di un popolo di schiavi, si potranno risollevare le sorti di questo paese.

È davvero molto probabile, che se insiste ancora un po’, finalmente apprenderemo la lezione e lavoreremo – davvero – per il nostro futuro senza catene."

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R-ESISTENZA: Voglio andare a vivere su Facebook di Rita pani

R-ESISTENZA: Voglio andare a vivere su Facebook Facebook è il regno dell’amore, fraterno o amicale; amore universale. Mai avuto o dato tanti baci e abbracci in questo mondo peregrino. Mai tanto amore sincero. Su Facebook non ci si manda a fare in culo, o a cagare, ci si vb e ttb. Che in questo mondo ingrato, davvero se dici a qualcuno di volergli bene, ti guarda storto e sorride come si sorride ai matti. Tutti ti dicono Buongiorno, buon pomeriggio, buonasera, buonanotte, buon appetito, buon pisolino, buon proseguimento … mentre qua nemmeno il vicino di casa ti guarda in faccia mentre esci per strada, e al massimo a tavola ti senti dire: “Tu! Passami il sale.”
Ma soprattutto voglio vivere su Facebook perché ogni giorno c’è una nuova rivoluzione da fare, ogni giorno c’è una cosa da imparare, sulla politica e sull’impegno, sulle battaglie che sarebbe bene esportare nel mondo reale, su ciò che ci succede accanto e non abbiamo mai voglia o tempo di vedere, perché non possiamo distrarci con le banalità della vita quotidiana, sottraendo il tempo alla vita su Facebook. Voglio tornare a fare politica attiva su Facebook, perché è l’unico posto in cui la democrazia e la libertà sono ancora un valore imprescindibile, quasi quanto quello del diritto al lavoro, alla scuola e alla sanità. L’unico posto in cui finalmente è un’opinione anche quella di non avere opinioni.

Fiat, facciamoci un bel raggiro in auto di Alberto Capece Minutolo

Fiat, facciamoci un bel raggiro in autoSe però tutto questo facesse parte di una Olimpiade della disonestà, Marchionne arriverebbe ultimo: lui ha sparato solo una balla grande come una casa, gli altri da Ichino a Bonanni, passando per Angeletti , i “responsabili” chierici del centro sinistra, i tenutari di bordelli berlusconiani e i raffinati analisti dei grandi giornali, hanno mentito quando hanno fatto finta di crederci e mentono ora quando recitano la commedia della buona fede. L’alternativa è poco allentante: andare dal notaio e dichiararsi ufficialmente una congrega di cretini.

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Mostre e mostri: com’è competitivo quel Matisse di Alberto Capece Minutolo

Mostre e mostri: com’è competitivo quel Matisse «: "chissà quanti Brunello ci sono in agguato nelle grande svendita e privatizzazione del patrimonio culturale che si vuole attuare. Perché certo non perderemo l’occasione di essere innovativi e  competitivi. Soprattutto negli sprechi."

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Disaster review di Licia Satirico

Disaster review «: "Il tempo gira intorno a se stesso, negli stessi luoghi e con le stesse cadenze: il 25 ottobre 2007 un’alluvione colpisce il paese di Giampilieri, alle porte di Messina, provocando danni materiali ingenti. Il fatto passa anche allora sotto silenzio. Al sollievo fatalistico per la mancanza di vittime si aggiunge quello colpevole degli amministratori, inerti e inetti. Nulla si fa e nulla si pensa per la messa in sicurezza di un territorio friabile, devastato dalla speculazione edilizia. Il resto è noto: il primo ottobre del 2009 un’altra bomba d’acqua colpisce con violenza inaudita la zona sud di Messina, trasformandola in una tomba di fango. Giungono allora i media, copiosi morbosi ossequiosi e bertolasici. Il gran capo della Protezione Civile piazza negli alberghi migliaia di sfollati e comincia a parlare di new town, anticipando l’incubo del terremoto dell’Aquila. Come in un racconto di Carver, un Raffaele Lombardo insolitamente chic si fa fotografare sorridente tra le macerie."

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“Vogliono rovinare il Paese, bisogna impedirlo” di Alberto Capece Minutolo

“Vogliono rovinare il Paese, bisogna impedirlo” «: "Qualcosa che va dunque al di là dei partiti e che in un certo senso li costringe ad ascoltare l’elettorato, piuttosto che essere vittima del loro barcamenarsi. Altro che il teatrino di tecnici politici e politici tecnici che siamo costretti ad osservare da noi, altro che la discussione tra le mummie e i giovinastri alla Renzi. La democrazia spagnola almeno cerca di vendere cara la pelle. Qui l’hanno rubata e venduta sottobanco."

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Eolie, disastro incostituzionale di Alberto Capece Minutolo

Eolie, disastro incostituzionale «: "Né prevenzione prima, né cure dopo. E ormai è così evidente il fastidio nei confronti delle calamità naturali, che quasi quasi si vorrebbe far finta che non ci fossero, che non turbassero il teatrino finaz europeista in cui il Paese è costretto a recitare la parte del servo sciocco. Fino al punto da favorire dei processi psicologici di rimozione, come è avvenuto per la tempesta che si è abbattuta sulle Eolie e su Lipari in particolare: i media che sono in gran parte strilloni o portavoce, in qualche caso portaborse dell’area di potere, hanno preferito chiudere gli occhi e non dare la notizia, come sperando che il giorno dopo si potesse scoprire che era solo un incubo e che niente era successo.

Invece purtroppo è successo, anche se pare che i danni siano solo materiali. Mannaggia a queste perturbazioni anticostituzionali: quasi quasi qualcuno potrebbe aprire un conflitto di attribuzione."

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Terrazza panoramica sul sacco delle città di Anna Lombroso

Terrazza panoramica sul sacco delle cittàSe le città sono il teatro dove si svolge l’iniqua e incivile rappresentazione della ideologia al potere, la liturgia della teocrazia del mercato, è evidente che dobbiamo riprendercele; che dobbiamo partecipare per favorire il coagulo degli argomenti e delle formazioni che esercitano una cittadinanza attiva, delle migliaia di luoghi dove si stanno sperimentando modi nuovi di “fare politica”, di occuparsi insieme del destino di tutti, a Taranto come nelle città d’arte perché siamo in guerra contro chi ha reso le condizioni dell’ambiente fisico e del paesaggio sempre più inquinati e sgradevoli, ricchi di pericoli e privi di qualità; quelle della salute dell’uomo sempre più precarie, esposto a malattie e a rischi di degradazioni biologiche; quelle della vita urbana, sempre più incivili, caratterizzata dalla carenza di servizi per tutti, di spazi condivisibili da tutti, di luoghi collettivi accessibili da parte di tutti.

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giovedì 13 settembre 2012

Genetica, scoperta scientifica all'ospedale di Cosenza - Corriere della Calabria

Questa è la Calabria che amo e che mi fa sentire orgoglioso di essere figlio di questa terra !!!!


Genetica, scoperta scientifica all'ospedale di Cosenza - Corriere della Calabria:

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Cancellieri va alla guerra, ma cominciano ad avere paura di Anna Lombroso

Cancellieri va alla guerra, ma cominciano ad avere paura «: "Si è sconcertante l’idea di ordine che ha un ministro che traccheggia quando si tratta di subire i tagli alle forze che dovrebbero contrastare la criminalità, che si preoccupa più delle manifestazioni a Roma che del manifestarsi del risveglio malavitoso a Scampia, che evidentemente pensa che le mafie siano un fenomeno estraneo alla crisi, e non una forza funzionale ad essa, che la usa per occupare i gangli ancora vitali di un organismo stremato e indifeso nell’intreccio maligno con un’economia rapace e criminale.
C’è poco di costituzionale e di democratico nell’ordine pubblico che piace al governo. Anche perché c’è da sospettare che gli si addica di più un ordine privato."

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Nordafrica, il dio mercato e le colpe dell’ Europa di Alberto Capece Minutolo

Nordafrica, il dio mercato e le colpe dell’ Europa «: "la politica non ha avuto la forza di innalzare gli standard di risparmio di combustibile, di creare urbanistiche per minimizzare gli spostamenti, di puntare di più sul trasporto pubblico, di imporre gradualmente tecnologie diverse: nessuno deve utilizzare meno l’automobile o fare una macchina migliore, tutto rimane lo stesso, tranne la fonte di combustibile. A spese per ora di chi ora vive ai limiti della sopravvivenza, ma a spese di tutti in un più vasto arco di tempo."

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SARTANO: A cuccìa

SARTANO: A cuccìa: Chi bella cosa, chi fantasia, quannu a Pedace se facia la cuccìa! Tutta a famiglia s'avia d'impegnare perché la tradizione s'avìa de ri...

mercoledì 12 settembre 2012

Cosenza: chiede il pizzo e viene massacrato di botte. E' la Calabria onesta che nessuno racconta - StrettoWeb | StrettoWeb

Questa è la Calabria vera.....quella onesta e che si oppone ad ogni forma di estorsione...., ma di queste notizie i media nazionali tacciono....preferiscono sempre l'immagine della Calabria passiva in mano alle cosche.....dove lo stato deve apparire come vincitore....quando invece è molto spesso connivente.

Cosenza: chiede il pizzo e viene massacrato di botte. E' la Calabria onesta che nessuno racconta - StrettoWeb | StrettoWeb:

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Fornero, il sonno della ragione genera interviste di Licia Satirico

Fornero, il sonno della ragione genera interviste «: "La riforma Fornero ha separato il mercato dal lavoro: la competitività ha sconfitto le garanzie, la prepotenza ha surclassato il dialogo, l’arroganza ha trionfato sulla solidarietà. La ministra indefessa scrive le sue buone ragioni certa di poterci convincere, o forse di vincerci per stanchezza: il sonno della ragione genera inchiostri."

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Impero d’EUROPA: l’imperatore Montiniano, il Corpus Iuris Civilis e le Guerre Gotiche di Maria Morigi

Impero d’EUROPA: l’imperatore Montiniano, il Corpus Iuris Civilis e le Guerre GoticheIl Corpus iuris civilis o Corpus iuris Montinianeum  è la raccolta di materiale normativo e materiale giurisprudenziale, con l’obiettivo di riordinare l'ormai caotico sistema giuridico dell'impero, passato dal liberalismo secco a quello marcescente. Tale raccolta, riscoperta e rielaborata dalla scuola Forneriana e Severiniana nel XII secolo, fu per secoli la base del diritto comune europeo. L'opera, iniziata poco dopo l'ascesa dell'imperatore, proseguì fino alla sua candidatura alle successive politiche. Le attività di ricerca, selezione del materiale e la compilazione furono condotte da una commissione di giuristi, tra i quali spiccano per spessore e ruolo le figure di Passeriano (noto anche per le sue esternazioni intuitive ) Profumiano, Balduzziano, Cliniano, Dipaoliano e altri minori tra cui alcune donne-filosofe ( la preferita fu Teodora-Fornera, detta Mater Lacrimosa).

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Mes…si malissimo di Alberto Capece Minutolo

Mes…si malissimo «: "si dà il via all’ennesimo tentativo di salvataggio dell’euro questa volta non fermandosi ai tagli, ai sacrifici, ai licenziamenti, ma entrando direttamente nel cuore delle politiche del lavoro, imponendo orari massacranti per compensare il pil venuto meno grazie alle cosiddette spending review. E’ la fase due dell’europa: adesso che c’è il Mes, che insomma si può sbandierare l’esistenza effettiva del Moloch, si può premere sull’acceleratore. Non è un caso che anche Monti, proprio ieri, abbia aperto la nuova stagione, con toni più sobri rispetto alla Troika ateniese, ma affondando i denti nella stessa sostanza: “consigliando” alle parti sociali accordi per allungare l’orario di lavoro senza aumenti di salario e portando lo straordinario allo stesso livello retributivo dell’ordinario."

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Cattive notizie dal mondo della ricerca per il governo dei tecnici e la Commissione europea. di Alberto Capece Minutolo

Cattive notizie dal mondo della ricerca per il governo dei tecnici e la Commissione europea. «:

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Scuola, balocchi e Profumo di Alberto Capece Minutolo

Scuola, balocchi e Profumo «: " l’Italia è ben lontana da riservare alla scuola lo stesso pil degli altri Paesi: il 4, 7% contro il 5,8% della media europea, che comprende però anche Paesi parecchio arretrati. Quindi i membri del governo sarebbero vivamente pregati di evitare la sceneggiata dei modernizzatori fasulli facendo un po’ di compere in giro con quello che rimane delle immancabili e laute regalie alle scuole private e pensando che con questo sia esaurito il compito.

In ogni caso però il ministro  sa benissimo come usare il rotolone regina dei faremo e delle chiacchiere.  E nelle scuole sanno benissimo cosa farsene."

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martedì 11 settembre 2012

Il Monti bifronte di Anna Lombroso

Il Monti bifronte «: "Monti insomma scavalca Weber e ci propone una via di compromesso negoziata, proprio lui che aborrisce la concertazione, per superare le disuguaglianze a modo suo, per aggirare le differenziazioni nelle possibilità di vita, determinate dal diverso accesso ai beni, all’istruzione, all’assistenza, al lavoro. Da uomo della provvidenza a uomo del destino, indica una nuova pacificazione storica a beneficio, sia pur differenziato, di tutti.
Tacendo che oggi più che mai le classi sono separate e in guerra e che il destino pare si sia schierato premurosamente da una parte, se la nostra sorte dipende dall’avere o no un buon livello di istruzione, conoscere le lingue, poter scegliere come e dove abitare, mantenersi in salute e avere i mezzi per farlo, seguire le proprie inclinazioni liberamente, che anche il loro dispiegarsi è a pagamento, non temere che il più piccolo ostacolo metta in forse unità e la sopravvivenza del proprio nucleo familiare."

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Ingroia, più Guatemala di questo dove lo trovi? di Licia Satirico

Ingroia, più Guatemala di questo dove lo trovi? «: " in un Paese in cui c’è chi dopo Monti vede solo Monti, è sconfortante insistere nella ricerca di nuovi uomini-simbolo, portatori di una super-moralità in grado, di per sé sola, di porre rimedio alla crisi etico-istituzionale delle ultime legislature. Occorre recuperare una cultura della legalità, abolire l’idea stessa delle leggi ad personam, ristabilire il corretto equilibrio tra responsabilità politica e (ir)responsabilità penale. Qui Ingroia ha ragione: occorre cambiare in toto la nostra classe dirigente. Nel frattempo, però, sarebbe indispensabile scoprire finalmente la verità sui rapporti Stato-mafia, con coraggio e determinazione: andare fino in fondo in silenzio e senza distrazioni, rinunciando a prendere l’aereo per il Guatemala."

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Il Simplicissimus: Allende e oltre di Massimo Pizzoglio

Il Simplicissimus: Allende e oltre: "In quegli anni, in alcuni luoghi (e voglio pensare ci fosse anche la nostra casa) ci si esponeva un po' di più, ma certe confidenze politiche e certi volti decontratti e sorridenti le ho sentite e li ho visti solo molti anni dopo.
Le canzoni erano un bel grimaldello, uno sfogo importante, un'occasione per dire cose che non segnassero uno sforamento aperto, ma che facessero sgorgare un po' di rabbia repressa.: sapevamo a memoria tutti i dischi degli Inti Illimani, della famiglia Parra e di Victor Jara erano un po' più difficili da trovare, ma ce li scambiavamo, facevamo le "cassette" pirata.
"

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Altro che 11/9: il jumbo Mes, pronto a schiantarsi sulle nostre speranze di Alberto Capece Minutolo

Altro che 11/9: il jumbo Mes, pronto a schiantarsi sulle nostre speranze «: "Quindi il vero governo del continente sarà certamente più coordinato, ma non da un parlamento centrale, non da persone che rappresentano qualcuno e qualcosa, ma da un istituto di tipo finanziario. E di che tipo lo si può intuire da alcuni codicilli, come quello che prevede la possibilità di alzare senza alcun limite il fondo del Mes, dal fatto che alle riunioni ci saranno come “osservatori” la Bce e la commissione Europea (per convincere i recalcitranti, caso mai vi fossero) e la completa impunità concessa sia ai membri del consiglio, sia a tutti i membri del personale. Una cosa è certa, addio democrazia sostanziale, anche se rimarranno le  vestigia formali. E per togliersi da questo inferno non ci sarà che una strada: la guerra, visto che in nessun caso è prevista la possibilità di uscire."

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R-ESISTENZA: Io e te x sempre 3msc di Rita Pani

R-ESISTENZA: Io e te x sempre 3msc: "Nel paese in cui i musei chiudono per mancanza di danaro, di mano d’opera specializzata o nel paese in cui bisogna firmare l’appello perché continui a vivere la biblioteca dell’Istituto per gli studi filosofici dell’Avvocato Marotta, che ha dovuto inscatolare i libri di Benedetto Croce, è bello sapere che c’è chi lotta per mettere i lucchetti degli innamorati dentro il museo Etnografico. Quale altro posto se non quello per raccontare l’evoluzione dell’uomo dallo stato umano a quello monocellulare?"

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Le famose forze di ispirazione europeista » Piovono rane - Blog - L'espresso

Le famose forze di ispirazione europeista » Piovono rane - Blog - L'espresso:

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lunedì 10 settembre 2012

Caro amico ti scrivo da Cernobbio di Alberto Capece Minutolo

Caro amico ti scrivo da Cernobbio «: "Banchieri, economisti, politici e industriali o banchieri diventati politici, industriali aggrappati alla politica, economisti politici, politici economisti, insomma i pescicani di sempre sotto diverse spoglie, fanno lo struscio di fine estate per farci vedere come la sanno lunga e per mostrarci i denti. E’ dal 75 che va avanti: nei primi tempi si sono affaccendati a dire che ci voleva il tunnel, poi hanno detto che  il tunnel non poteva essere finito se non ci si sacrificava e adesso da cinque anni questa parte ogni volta ci dicono che si vede la luce in fondo al tunnel. In realtà non è un vertice, un meeting, un pensatoio è una specie di Medjougorje del liberismo. Solo che loro vedono sempre il prodigio e gli altri, quelli che remano in basso, non vedono mai il sole ingrandirsi, i cieli aprirsi e hanno solo la sensazione si essere esclusi dai segreti di fatima."

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Alcoa, la ribellione della ragione di Alberto Capece Minutolo

Alcoa, la ribellione della ragione «: "E che differenza c’è tra un ‘operaio dell’Alcoa e la docente Fornero? Beh,  certo che il primo, a differenza della seconda, è competente in quello che fa. Ma dico quando il ministro del welfare ci fa sapere da Torino, dove si è prudentemente rifugiata che il governo sta facendo la sua parte per tenere in piedi i posti di lavoro, purché  questi  siano sostenibili  «sostenibili economicamente», dimentica di spiegarci in che modo la sua cattedra è sostenibile economicamente. Evidentemente non in un conto economico da partita doppia grazie al quale verrebbe immediatamente esodata, cosa che un Ateneo serio farebbe comunque: i vantaggi e i guadagni sono spostati nel futuro dove l’accumulo di conoscenze e la capacità di un Paese di esprimerle, rappresenta un vantaggio competitivo."

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Pompei, dopo il Vesuvio, il governo di Anna Lombroso

Pompei, dopo il Vesuvio, il governoTanto che se per caso si imbattono in un tecnico – vero – lo mettono da parte, per non cadere in tentazione di compiere scelte competenti e efficienti poco congrue con il delirio compulsivo e distruttivo, che sta muovendo le politiche economiche del mondo.
Da molte parti si è denunciato che tra le aberrazioni paradossali del governo tecnico di Mario Monti rischia di esserci la massiccia espulsione dei saperi tecnici dai ministeri, affidati al borioso controllo dispotico della casta burocratica e di “chiamati” provenienti dalla società incivile dei manager. La spending review ha infatti stabilito che i comitati tecnico-scientifici ministeriali in scadenza vengano soppressi: il che ha provocato la morte di tutti quelli del ministero per i Beni culturali, campana a martello che sembra annunciare l’eutanasia del dicastero, sommessamente e sobriamente promossa dallo stesso Ministro. L’estremismo contabile della spending review dà il colpo di grazia a un sistema già in agonia: soprintendenze massacrate nell’organico, tutela sacrificata al marketing della valorizzazione, finanziamenti sempre più ridotti, ministri incompetenti e ideologizzati, vocati al sacrificio dei beni pubblici e della loro tutela, anzi intenti alla loro distruzione. Così che una volta volontariamente compromessi, li si possa consegnare in affidamento totale e perenne ai privati.
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R-ESISTENZA: Poi uccisero i librai ...di Rita Pani

R-ESISTENZA: Poi uccisero i librai ...: "Quando ero piccola io il libraio era proprio un bel mestiere, e ancor di più lo era lo scrittore. Moravia era uno scrittore, e c’era in giro anche qualche sua fotografia davanti alla macchina per scrivere. E la Maraini, che l’aveva tanto amato. Lei era una scrittrice, e c’erano anche le sue fotografie. E anche della Llera che l’aveva amato anche lei. E quando ero piccola io c’erano i libri, e sono sempre uguali, anche oggi: Metello è sempre là, non più lo stesso, ma un altro con le stesse parole, sulla mia libreria. E anche Il ritratto di Dorian Gray è diverso nella copertina, ma uguale anch’esso nella sua storia che non tramonterà mai.

Poi io divenni adulta e un avvocato senza scrupoli fece avere la Mondadori a un criminale dopo aver corrotto i giudici, derubato il legittimo proprietario, e i libri non ci furono più, perché morirono prima i librai."

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R-ESISTENZA: 500 operai a Roma di Rita Pani

R-ESISTENZA: 500 operai a Roma: "La classe operaia è stata abolita a suon di decreti avvallati dai sindacati, che a loro volta sono stati sostituiti da gruppi collaborazionisti asserviti ai padroni, e non più impegnati a tutelare il lavoratore e la sua dignità. Così siamo arrivati alla battaglia finale, quella di uno che vale uno che è contro uno, che pensa globalizzato, ma è pronto a salvare sé stesso pur sapendo che il suo salvataggio lo renderà schiavo."

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domenica 9 settembre 2012

Lo spread a sua insaputa smaschera l’Europa dei cattivi maestri di Alberto Capece Minutolo

Lo spread a sua insaputa smaschera l’Europa dei cattivi maestri «: " “Fornire agli indigenti e agli affamati qualche forma di aiuto, ma solo nell’interesse di coloro che devono essere protetti da eventuali atti di disperazione da parte dei bisognosi”. O magari qualche passo in cui sembra prediligere uno stato dittatoriale che impone le leggi al popolo ignorante o quelle sull’abolizione dello stato come modo per eliminare la spesa pubblica.

Sarebbe interessante che Monti spiegasse in che rapporto si pone con queste tesi visto che è stato insignito del premio, giusto così per uscire dal vago e dalla contrapposizione tra populismo e sobria ipocrisia. Potrebbe anche non essere significativo visto che questa genia di persone si premia continuamente a vicenda in un sordido minuetto salottiero. E tuttavia per sospettare che si stia assistendo a un disegno politico non c’è bisogno di evocare lo spirito del conte von Hayek., di cui nessuno ha il coraggio di dire che fu un uomo rubato all’ippica. "

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Crisi: l’egoismo delle chiese e il loro ruolo nell’assalto alla democrazia di Alberto Capece Minutolo

Crisi: l’egoismo delle chiese e il loro ruolo nell’assalto alla democrazia « Però c’è di peggio in Paesi che stanno peggio: la chiesa ortodossa nella Grecia dove i malati di cancro non possono essere più curati, continua a ricevere dallo stato quasi 300 milioni di euro l’anno per il solo stipendio dei 9000 preti, continua a pretendere che lo stato paghi la loro formazione, possiede enormi proprietà immobiliari e terriere di cui non c’è un censimento preciso, ma su cui paga paga poco più di un milione l’anno, l’unica tassa alla quale è sottoposta, detiene il 15% della banca nazionale greca con relativo alto prelato nel consiglio di amministrazione, “possiede” un piccolo partito politico integralista, il Laos situato all’estrema destra e, dulcis in fundo, ha persino consistenti fondi in Svizzera a nome di vescovi. Ma a parte un timido tentativo di Papandreou l’anno scorso, di ridurre questi privilegi, prima della cacciata  e un passaggio nel programma di Siryza, non c’è verso di far partecipare Sua Beatitudine il primate di Atene al minimo sforzo. Eppure il medesimo ha recentemente tuonato  contro “l’ impoverimento morale della società, attirata solo dalla facile ricchezza e dal benessere” ed esortando alla solidarietà verso i bisognosi. Solidarietà che la chiesa ortodossa attua, ma sempre con rimborsi dello stato a piè di lista: 75 milioni nel 2011

La città del sole dove è buio a mezzogiorno di Anna Lombroso

La città del sole dove è buio a mezzogiornoLe premesse ci sono e le hanno già collaudate su scala nazionale: privatizzazione dei beni comuni e dei servizi sociali, pareggio di bilancio per esautorare stato e cittadini. E ci provano sempre con le carceri a pagamento, le polizie a pagamento e c’è da immaginare che stiano fantasticando come novelli Moro anche su una Utopia con i tribunali e i giudici a pagamento in modo da porre fine alle spiacevoli ingerenze ed esuberanze che paralizzano e penalizzano il libero estrinsecarsi del mercato e della oligarchia che esprime e lo tutela.
Come in Honduras presto si augureranno di replicare il felice esperimento. E qualcosa dovranno trovare i governi tecnocratici che in così tanti Paesi sembrano costituire una soluzione. 

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sabato 8 settembre 2012

Grillo, Casaleggio e i paradossi del vuoto politico di Alberto Capece Minutolo

Grillo, Casaleggio e i paradossi del vuoto politico « La Casaleggio Associati è un’ azienda uscita dall’universo Telecom, l’uomo che cura il business e le relazioni ad ampio raggio è Enrico Sassoon, ex giornalista del Sole 24 ore,  ex direttore di Mondo economico e soprattutto amministratore delegato dell’American Chamber of Commerce in Italy, di fatto una lobby delle corporation americane in Italia. Dire Sassoon  significa dire anche i componenti del Cda di questa camera di commercio nel quale figurano tra gli altri Mediaset, Twentieth Century Fox Home Entertainment Italia, Ibm Italia, Walt Disney, Esso, Rcs, Standard & Poor’s, Impregilo Spa, Aspen Institute.  Inoltre  ha una partnership con la Enamics, società statunitense leader in Business Technology Management con alle spalle Pepsico, Northrop Grumman,  il Dipartimento del Tesoro Usa, Bnp Paribas, American Financial Group e JP Morgan, banca d’affari del gruppo Rockefeller, Coca Cola, Bp, Barclaycard, Addax Petroleum, Shell, Tesco, Kpmg Llp, Carbon Trust, Unido (United Nations Industrial Development Organisation), London Pension Fund Authority (Lfpa).
Insomma se Gianroberto Casaleggio non fosse il deus ex machina dei grillini, sarebbe un personaggio conteso da destra e sinistra per la sua vicinanza, quanto meno in affari, proprio a quella galassia di poteri economici e finanziari che stanno imponendo al Paese l’impoverimento, la distruzione del welfare e il rogo dei diritti. Tutte cose sulle quali pare che la politica tradizionale abbia un accordo quasi unanime. E allora cosa possono dire al M5S: dietro le spalle avete Casaleggio? Ma questo paradossalmente sarebbe l’ammissione che il movimento di Grillo è legittimato a governare esattamente quanto gli altri e forse anche di più.
Si tratta dei paradossi della politica inesistente.

Passera, l’ometto della Provvidenza di Alberto Capece Minutolo

Passera, l’ometto della ProvvidenzaSi abbiamo buoni cervelli e buone scuole, quelle degli invalsi, quelle dell’abbandono, quelle dei concorsi studiati per congelare carriere, quelle dove i genitori devono pagare tutto compresi i detersivi e la carta igienica, quelle della frustrazione. Quelle pubbliche,  che pare sfornino comunque teste migliori e preparazioni meno dozzinali della Bocconi, e dove fanno ancora il loro dovere con senso di responsabilità insegnanti condannati al sacrificio ancor prima dell’era del rigore e dell’austerità. E allora privatizziamole in modo da trasformarle in enclave esclusive per i figli di un ceto dirigente destinato per legittimazione dinastica alla trasmissione di censo, carriere, poteri.

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Uomini sommersi di Anna Lombroso

Uomini sommersi Non siamo brava gente né con la gente che arriva e nemmeno con la nostra, meglio sarebbe stato – e la colpa ricade sulla politica, sulla ricerca storica, sui media, sulla scuola – meglio sarebbe stato un salutare trauma culturale che imporrebbe un approccio civile e democratico nei confronti dell’africano “colonizzato” di ieri e l’immigrato respinto di oggi. Imporrebbe una vergogna a posteriori, una vergogna odierna e una vergogna futura per i torti inflitti e che potremmo infliggere. E anche per quelli che sopportiamo e che rappresentano una colpa nei confronti dell’umanità che alberga ancora in noi.

Aborto, obiettori in ospedale, cucchiai d’oro in clinica di Licia Satirico

Aborto, obiettori in ospedale, cucchiai d’oro in clinica «: "Nel nostro Paese l’equità assume il volto asimmetrico di una maschera picassiana, che deforma anche i momenti apicali della nostra esistenza. Non siamo uguali né nella nascita né nella morte, divisi dalla doppia morale che ora travolge anche la legge sull’aborto. Se non è il censo, è lo status a separare i reietti dagli eletti: i sommersi dai salvati, come scrive oggi Anna Lombroso sul Simplicissimus."

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Pensatela come volete ma, questa volta, D’Alema ha ragione in pieno. Il suo concetto, con parole mie, lo vado esprimendo da almeno due decenni. Lucia Delgrosso| nuova resistenza

Pensatela come volete ma, questa volta, D’Alema ha ragione in pieno. Il suo concetto, con parole mie, lo vado esprimendo da almeno due decenni. | nuova resistenza:

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venerdì 7 settembre 2012

PADANIA LADRONA - FONDI FAS


Tutto ciò mentre al sud vengono tagliati i treni regionali, le scuole  ecc. ecc.......150 anni di ladrocinio nei confronti del sud !!!

Orchestra Italiana - O' Sarracino

Fabrizio De Andrè - Don Raffaè

Cu'mme - Mia Martini e Roberto Murolo

'A Rumba de' Scugnizzi

Tammurriata Nera - Nuova Compagnia di Canto Popolare - YouTube

Tammurriata Nera - Nuova Compagnia di Canto Popolare - YouTube:

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A Citta' e Pulcinella_Nuova Compagnia di Canto Popolare - YouTube

Questa canzone descrive perfettamente il sud.....la amo !!!

A Citta' e Pulcinella_Nuova Compagnia di Canto Popolare - YouTube

Nomadi un pugno di sabbia - YouTube

Nomadi un pugno di sabbia - YouTube:

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Orrori metropolitani: il Valentino con la ruota? di Massimo Pizzoglio

Orrori metropolitani: il Valentino con la ruota? « Perché questa è la svendita del territorio: non è un palazzo, una caserma, un poligono pieno di porcherie , è la svendita di un’identità culturale, di un luogo comune  di cui sentirsi parte, di cui magari aver voglia di avere un po’ cura, anche se non è la nostra città, la nostra nazione o il nostro continente.
Che ci regali una anche piccola emozione perché è lì ed è così, solo quello.
Ma il territorio ai tempi della crisi non si valorizza, si monetizza, un tanto al chilo.
E molti amministratori vivono questo stillicidio di pezzetti di storia con una rassegnazione che rasenta il cupio dissolvi, senza il cane di Umberto D.
Una sorta di Masada del terzo millennio, in cui, con la coscienza dell’approssimarsi della fine. si distribuisce il veleno ai viventi e si dà fuoco ai granai.

giovedì 6 settembre 2012

L’eccezione e l’ipocrisia di Anna Lombroso

L’eccezione e l’ipocrisia « Quello che mi fa pensare invece è il sollievo con il quale non credenti e credenti, laici o militanti facciamo pace con organizzazioni, ideologie, movimenti, quando esprimono qualcuno che esercita indipendenza di giudizio e critica. Mentre proprio grazie a lui dovremmo alimentare la nostra opposizione, il nostro dissenso, il nostro “distinguerci”.
Alcune parole di Martini ben più della sua morte avrebbero dovuto rappresentare l’eccezione proprio quella che doveva stimolare soprattutto i cristiani a ribellarsi alla sopraffazione di una morale di parte che impone il monopolio sui temi eticamente sensibili, che vuole condizionare le scelte di tutti, che infine compromette con la libertà individuale, le basi stesse della democrazia statale.
Le statue erette ai dissidenti non bastano a far crollare quelle dei tiranni e delle loro ideologie. A quello dobbiamo pensarci noi.

La banda banche – governo prepara il colpo grosso di Alberto Capece Minutolo

La banda banche – governo prepara il colpo grosso «: "No, questa è davvero un modo “virtuoso” e ipocrita di presentare una nuova tangente per un sistema bancario che non vuole prestare i soldi, anche quelli regalati dalla Bce, per l’economia reale, ma vuole egualmente il suo tributo facendolo saltare fuori dai banchieri di governo. Fermi tutti, questa è una rapina."

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Prima vittima della riforma del lavoro. E la Cisl finge indignazione di Alberto Capece Minutolo

Prima vittima della riforma del lavoro. E la Cisl finge indignazione «Si, avete letto bene, proprio quella Cisl che per prima ha calato le braghe e che quasi quasi sembrava entusiasta: adesso fa finta di non capire che “motivi economici” o “oggettivi”  non significa affatto che un’azienda debba essere in crisi. Può invece riferirsi a mille cose: che una certa mansione non serve più, che si vuole ridurre l’organico per far salire il titolo in borsa, che si cerca maggiore concorrenzialità, che si desiderano maggiori profitti per i proprietari e gli azionisti, che vuol delocalizzare, che un dipendente ti sta sulle scatole e hai solo quella scusa per mandarlo via. La mancetta delle 15 o 24 mensilità non è certo una difficoltà, anzi è una manna in vista dell’impossibilità pratica di un reintegro.

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La fila del suddito di Anna Lombroso

La fila del sudditoAccidenti a me che per passare il tempo mi ero messa a leggere l’ormai irriducibilmente senescente Bauman su Repubblica, con le sue improbabili teorie sull’ordine dell’egoismo che ha preso il sopravvento sull’ordine della solidarietà, indotto dalla fine della condivisione dei “luoghi” e degli spazi del lavoro. Come se la lotta di classe e lo sfruttamento avesse come unico teatro la fabbrica o il grattacielo in vetro delle multinazionali, come se la sopraffazione si misurasse solo nello smantellamento delle garanzie nelle relazioni industriali. Tutte sacrosante considerazioni, ormai però oltrepassate dalla fine della democrazia, dalla erosione di tutti i rapporti che regolano la polis, dalla estensione del ricatto della necessità, dell’egemonia della minaccia, del sopravvento dell’incertezza in ogni contesto. In modo da annientare critica, anestetizzare ribellione, spegnere disubbidienza, coltivando invece rancore tra simili, erodendo vincoli e sodalizi, determinando inimicizia e ostilità anche tra vittime.

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mercoledì 5 settembre 2012

Compagna Angela, camerata D’Alema di Alberto Capece Minutolo

Compagna Angela, camerata D’Alema «: "D’Alema non sembra ricordare nulla della vita precedente alla bicamerale, come se fosse nato lì strillando ed è tutto uno slancio verso il futuro. Ora è il tessitore principale di un inganno storico: andare come centro sinistra alle elezioni dando l’impressione che “adesso tocca a noi” per poi allearsi con quel magma clerico-fascio-liberista che si chiama centro, raccolto attornio all’Udc. Attenzione non è soltanto un sotterfugio elettorale, è un disegno politico: col porcellum o con il super porcellum che si delinea ,se l’Udc corre da sola per accreditare la commedia, difficilmente potrebbe essere determinante sul piano dei numeri. No l’alleanza è proprio strategica, una scoperta di affinità elettive, un voler navigare con i relitti di una classe dirigente fallita di cui non a torto ci si sente parte. E l’alternativa? Improponibile, si dovrebbe vendere la barca."

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Tav: la ripubblica delle bugie di Alberto Capece Minutolo

Tav: la ripubblica delle bugie «: "Sorvolando sul massacro della grammatica, anche di quella, forse il vertice è stato organizzato a Lione per fruire della cucina di Paul Bocuse o forse perché è semplicemente una tradizione che i vertici italo francesi si svolgano lì, sta di fatto che Hollande o i collaboratori di Tav non ne hanno proprio  parlato e che in effetti il problema del nostro governo è quello di mandare avanti un progetto che trova una fortissima opposizione in Italia, ma che oltretutto interessa poco o niente al partner francese, molto perplesso di fronte a una spesa completamente ingiustificata a fronte di una costante diminuzione di traffico sulla tratta Torino Lione. Quindi tutto lo sforzo diplomatico consiste nel far sì che i transalpini non cancellino ufficialmente il progetto, come sembra si apprestino a fare. E se Parigi tace, ci pensa Monti a forzare la mano e a dare segnali che poi i media amplificano distorcendo del tutto la realtà."

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Il Simplicissimus: Il "copiaincolla" della razza padrona di Claudia Pepe

Il Simplicissimus: Il "copiaincolla" della razza padrona Non sono sicura che sia l'Università a definire la bravura e l'intelligenza di una persona. Piuttosto prefersco pensare che siano i ragazzi a definire il prestigio delle Università..Si può uscire da Harvard, dalla Bocconi o dalla Normale e diventare un emerito sconosciuto che svolgerà la sua vita nel modo più grigio del mondo non riflettendo mai l' immagine virtuosa della sua vita scolastica ed essere felice di sé. Come si può uscire da qualsiasi Università del mondo e diventare un leader che trascina con la sua genialità e intelligenza la metamorfosi di una società.Stiamo assistendo , soprattutto in Italia, alla presa di coscienza di quei"rampolli" della migliore società, consapevoli dell'essere "speciali" in quanto illuminati dal Santo Calice del Gral , con il pensiero dominante e la verità in tasca.

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Europa, la civiltà messa in croce di Anna Lombroso

Europa, la civiltà messa in croce «: "Insomma lo Stato liberale vivrebbe di presupposti morali che non sa e non può garantire e a questi deve pensare la chiesa, col suo sistema di regole, norme, idee e pratiche. Infatti ci pensa fin troppo, specialmente da noi, con una invadenza sempre più prepotente, segnale inequivocabile della sua accertata vulnerabilità incrementata da gerarchie sorde ai bisogni, alle inclinazioni, alle aspettative della comunità dei fedeli, che vuole intridere anche le vite dei laici, imponendo la sua morale religiosa come etica pubblica attraverso la gestione in regime di monopolio dei temi sensibili."

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martedì 4 settembre 2012

R-ESISTENZA: Nichi che vuole sposarsi di Rita Pani

R-ESISTENZA: Nichi che vuole sposarsi: "È vero, i problemi del paese sono altri: la fame, il lavoro, l’economia, la sanità, la casa.

Eppure son tutti problemi che potremmo risolvere quando risolveremo l’unico, che quasi nessuno cita mai: la scuola.

Fino a quando continueremo a crogiolarci nella semplicità di un’ignoranza, o di un sapere preconfezionato, che non lascia spazio alla creatività che solo dà la curiosità di conoscere, rimarremo esattamente dove siamo, a far finta di essere partecipi della vita che attraversiamo, inerti."

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R-ESISTENZA: George Bush non era poi così cretino di Rita Pani

R-ESISTENZA: George Bush non era poi così cretino: "Siamo ormai come gli alberi di Bush.

Le piccole vittorie che fanno grande questa politica insensata, idiota e surreale, alimentata da scontri fasulli sul nulla, che a loro volta alimentano i pascoli delle greggi che rispondono ai fischi dei loro pastori. Chi resta in piedi e immune, libero con la mente, si guarda intorno alla ricerca di un buon senso comune che non trova, in una quotidianità difficile che ci sta insegnando con metodi intensivi a sopravviverci."

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Il 28 dicembre, la Grecia esce dall’euro? di Alberto Capece Minutolo

Il 28 dicembre, la Grecia esce dall’euro? «: "Naturalmente non pretendo di fare il profeta di sventura sulla base di un articolo e delle previsioni di Merryl Lynch, può darsi benissimo che si tratti di interpretazioni eccessive. Ma da come conosco i giornali e i loro meccanismi interni il tutto ha il sapore di un avviso dato in maniera poco appariscente, ma concreta. E di certo i furgoni pieni soldi appostati alle frontiere, anche solo ipotizzati o minacciati, sono già il crollo di un’era."

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Cronache di “sinistra”: Vendola si vuole sposare, ma la Bindi non acconsente di Alberto Capece Minutolo

Cronache di “sinistra”: Vendola si vuole sposare, ma la Bindi non acconsente «: " La sinistra è altro. Pensare che due operai di Pomigliano possano sposarsi, ma non essere iscritti alla Fiom esiste solo in un universo immaginario o in qualche narrazione di comodo: i diritti sociali riconosciuti e quelli individuali effettivi vanno di paro passo. Basta chiedere alle centinaia di migliaia di donne che vivono con terrore l’ipotesi della maternità che significa perdere il lavoro o ai milioni che lavorano in nero o anche ai “regolari” che temono ogni giorno la messa in mobilità e che il matrimonio proprio non possono permetterselo con lo stesso sesso, con l’altro o persino con qualche abitante di Andromeda."

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Cronache dal terremoto: “insieme la scuola non crolla” di Claudia Pepe

Cronache dal terremoto: “insieme la scuola non crolla” «: "Arrivano le magliette rosse di ”Insieme la scuola non crolla” , genitori a cui non si deve insegnare cos’è la famiglia allargata e differenze di etnia, cultura, religione e credo politico. Arrivano anche i sindaci che non portano fasce inutili ma vengono a chiedere cosa possono fare di più, il perché quel bambino piange in un angolo, che ti porgono una parola in cui puoi veramente contare. Arriva il sindacato, il centro sociale, arriva chi ha qualcosa da donare. Non sembra di vivere in quell’Italia dove il proprio orticello è concimato dalle proprie intenzioni e dai propri interessi, dove la menzogna diventa legge e dove chi parla più forte è il vincitore. E’quell’ Italia che ci raccontavano i nostri padri , dove non ci si arrende, ci si rimbocca le maniche e dove l’altro è uguale a te ."

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Fornero: le teste vuote non hanno età «

Fornero: le teste vuote non hanno età «: "Christine Lagarde si lamenta della nostra eccessiva longevità, che mette in crisi le casse degli Stati e provoca default. La Fornero ritarda il momento della pensione nella speranza che il lavoratore, nel frattempo, si estingua per suo conto come i famigerati esodattili sovrastimati dall’Inps. Se l’equità della ministra tecnica fosse frutto di solidi dati scientifici, forse ce ne faremmo una ragione. Ma le sue parole sono il frutto di dati agitati e non mescolati che poi diventano proposta, tendenza, minaccia."

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lunedì 3 settembre 2012

La luce imperialista

La luce imperialistala cosa significativa è che la massa di informazioni o meglio di comunicazioni che ci sono trasmesse, portano ad avere un'impressione molto diversa e cioè che tutto sia nato e nasca oltre altlantico, suggerendoci l'impressione correlata che ciò sia dovuto non al fatto che gli Usa sono un Paese continente con enormi risorse e con una potenza in grado di risucchiarle da tutto il mondo, ma a un insieme di valori che gli ultimi trent'anni liberisti hanno portato al parossismo. Così siamo portati ad imitare in ogni cosa - compresa l'istruzione - un sistema che in realtà vive grazie di straordinarie rendite di posizione e a scambiare realizzazioni commerciali o immensa disponibilità di fondi o sfruttamento intensivo di risorse altrui, con inventiva e sapere.

Ma a volte basta accendere una lampadina per accorgersene.

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