mercoledì 31 ottobre 2012

Vocabolario delle elezioni siciliane di Licia Satirico

Vocabolario delle elezioni siciliane « Grillo: ortottero natante in vena di riforme, se non epocali almeno lessicali. All’indomani dell’affermazione di un movimento definito da Crocetta come “una zitella acida”, la zitella ha puntualizzato che d’ora in avanti la parola “partito” sarà bandita come la parola “leader”. Gli epigoni di Grillo non potranno più chiamarsi grillini, perché la denominazione sarebbe riduttiva e verticistica e quindi offensiva: i grillini sono così i primi seguaci offesi dal nome del fondatore. Confusi da questioni onomastiche, i piccoli ortotteri non sanno se la loro opposizione si tradurrà in un appoggio esterno al governo Crocetta: non c’è ancora un termine adatto per definirla, e se in futuro dovesse esserci ci auguriamo che con apposito comunicato non lo ritengano oltraggioso.

martedì 30 ottobre 2012

Neo assassini. O il lavoro o la vita di Anna Lombroso

Neo assassini. O il lavoro o la vitaIl  lavoro “informale” e assassino si sta estendendo come un contagio nei sistemi economici avanzati, incrementando la precarietà, confermando irregolarità, affermando iniquità, aprendo la strada all’illegalità  sciolta e trionfante.
La nuova barbarie continua a costruire  i suoi ponti, le sue ferrovie, a produrre i suoi veleni, a erigere le sue piramidi sotto le quali, con i morti simili a dei cadono gli schiavi. Cominciamo intanto col chiamarli col loro nome: assassini.

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Dal “vaffa” al burocratese: ovvero Starace a 5 stelle di Anna Lombroso

Dal “vaffa” al burocratese: ovvero Starace a 5 stelleLa “bonifica” del fascismo, quello di allora, curò particolarmente l’etichetta linguistica e semantica per introdurre il suo purismo, che si sa erano tempi di razze pure, tanto che vennero proibite le incursione e le prese in prestito dai dialetti e i “forestierismi”, introducendo acrobatiche sostituzioni: ragazzeria per garconnière o arlecchino al posto di cocktail, e virando in uno spericolato recupero della romanità, Littoria e Mussolinia. E mettendo al bando il lei, considerato “residuo del servilismo italiano verso gli invasori stranieri ed espressione di snobismo borghese” ed anche “aberrazione grammaticale e sintattica… spagnolismo… prodotto del cortigianismo … servilismo e goffaggine, auspicando un ritorno al “tu” espressione dell’universale romano e cristiano e al “voi” segno di rispetto e di riconoscimento di gerarchia”.
Forse i nostri nonni e i nostri padri erano più ironici dei giornalisti del Corriere e più lungimiranti degli attuali ministri, se circolò un geniale motteggio: “da oggi vietato parlare Galileo Galilei: si dovrà parlare di Galileo Galivoi”.
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Predappio. Ritornano, perché non li abbiamo mandati via di Anna Lombroso

Predappio. Ritornano, perché non li abbiamo mandati viaSi dirà che ormai con la fine delle ideologie non c’è più destra o sinistra, tanto è vero che, opportunamente intervistati alcuni gitanti a Predappio hanno detto che forse voteranno per un super-partes e soprattutto super-idee, Grillo, ideale prosecutore delle imprese epiche mussoliniane e della evaporazione definitiva della politica.. Ma non è vero, non c’è da stare tranquilli. Oggi votano Grillo, ma ieri votavano Berlusconi o Bossi, e sono l’espressione perentoria e allegorica di una indole presente nell’autobiografia della nazione, che si accoccola sia pure accidiosamente nella cuccia di un susseguirsi di leadership a un tempo ridicole e devastanti, il cui fil rouge è lo spregiudicato sovvertimento delle regole, la rivendicazione di impunità, l’aggressiva spettacolarizzazione dei vizi, l’istinto protervo alla liquefazione istituzionale, la diffusione della corruzione come metodo di governo e l’innalzamento degli standard di tolleranza dell’illegalità.

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Sicilia, terremoto a loro insaputa di Alberto Capece Minutolo

Sicilia, terremoto a loro insaputa «: "l’ isola ha spesso anticipato ed enfatizzato ciò che si muoveva  nella pancia del paese: certo magari con assetti e rapporti diversi, ma tendenti a dare come totale lo stesso risultato. Siamo dunque sotto il vulcano con una temibilissima spinta a creare una legislatura di minoranza, isolata e con sviluppi imprevedibili, ma inquietanti. E questo sarebbe niente se venisse espressa la consapevolezza della situazione. Invece pare che di fronte al terremoto si voglia usare la tattica di Bertolaso: minimizzare, far finta di niente e depistare per non mettere in crisi la grande coalizione prossima ventura, tutta costruita sulla falsa modernità del declino."

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domenica 28 ottobre 2012

Malati di Sla, non fidatevi della Fornero et dona ferentes di Anna Lombroso

Malati di Sla, non fidatevi della Fornero et dona ferentes «Il Festival delle famiglie, e magari fosse solo di canzonette, è fatto per ricordare che a welfare demolito si può sempre contare sull’obbligatorio e ineludibile faidate della forma più privata di assistenza, quella dei congiunti, dei parenti, di donne sempre più stanche e di figli sempre più impazienti, sprofondati nella più spietata delle disuguaglianze: chi ha mezzi si paga strutture, cure, accadimento e chi non le ha, come auspicato dalla Lagarde, è meglio che si tolga di mezzo, ma silenziosamente e pudicamente, per non turbare alte e altre gerarchie.

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Sicilia, ultime offerte: un voto a 25 euro. Le polpette avvelenate dei gattopardi di Licia Satirico

Sicilia, ultime offerte: un voto a 25 euro. Le polpette avvelenate dei gattopardi I siciliani sono per lo più arrabbiati o rassegnati: i primi sceglieranno un voto di protesta variamente scandito tra forconi e grillini (che puntano a un ambizioso 15 per cento), i secondi sceglieranno ancora una volta secondo incoscienza. Gli allarmi sono già partiti stamattina su Twitter e parlano di voti venduti ad appena 25 euro in alcune zone di Palermo: una notizia che speriamo falsa, perché il nostro voto dovrebbe avere un valore inestimabile.

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La scienza della corruzione e dell’impunità di Alberto Capece Minutolo

La scienza della corruzione e dell’impunità «: "Allora cosa vuole dire Gabrielli quando invoca la tutela degli scienziati? La invoca in realtà per sé stesso e per le pressioni della politica  su esperti in qualche modo dipendenti da istituzioni pubbliche, spinti ad esprimere ciò che vuole il potere. ” Proteggere” con una legge gli esperti significa in realtà proteggere le indebite pressioni politiche e governative: è del tutto ovvio che se arrendersi alla malafede di stato non comporta alcuna conseguenza e magari anche qualche vantaggio, questa pratica non potrà che crescere e favorire la “corruzione della conoscenza”. Di certo non ci sono in gioco solo i terremoti, ma una vastissima serie di campi che vanno dall’idrologia, alla sanità, ai farmaci, alle analisi ambientali e ai pareri di compatibilità, all’alimentazione, ai mille rischi il cui valore può essere alterato dai poteri politici e da quelli che fanno riferimento ad essi."

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R-ESISTENZA: Mettere fine al peggio (reality show) di Rita Pani

R-ESISTENZA: Mettere fine al peggio (reality show) Un condannato per un reato grave come quello di frode fiscale, che anziché continuare a pagare i suoi onorevoli avvocati, si presenta in televisione a ristabilire il concetto che lui è dio, intoccabile, indiscutibile, il padrone di tutte le cose, anche della legge. Più padrone ancora di quelle che non ha fatto in tempo a demolire. Arrogante al punto di promettere, addirittura, di smantellare il sistema giudiziario italiano, in nome di quella vendetta che mai una volta ha avuto il coraggio di rivendicare.
Un pusillanime, un delinquente, un megalomane, un criminale senza più alcun potere politico, essendo ormai solo un signor nessuno come quella migliaia che continuano solo a conservare un posto nell’azienda del Parlamento italiano, svilito del suo alto significato democratico, proprio da questo pazzo esaltato, che ha fatto sì che ciò che restava della nostra democrazia, finisse in mano al sistema mafioso e fallimentare che tutti, ormai conosciamo, e che colpevolmente tolleriamo.

sabato 27 ottobre 2012

No Monti Day contro l’anestesia di Anna Lombroso

No Monti Day contro l’anestesiaRoma è oggi una città avvilita da una notte di persistente pioggia autunnale e annichilita dalla minaccia annunciata e preventivata, vuota, plumbea, demoralizzata. Qualche negoziante orgogliosamente ha rivendicato di non volersi piegare alla prudente “prevenzione”, rinviando la chiusura a quella definitiva altrettanto prevista e inevitabilmente favorita dalle misure governative, non quelle degli scontrini ma quelle della contrazione dei consumi e dell’impoverimento sparso come una polvere velenosa su tutti.
Non si dovrebbe trattare così una città, umiliarla con la paura del dissenso, piegarla al coprifuoco con l’annuncio preoccupante e buio della critica che scende in piazza, come un pericolo. 
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COME LIBERARCI DI QUESTO QUI? | Lucia Del Grosso

COME LIBERARCI DI QUESTO QUI? | Lucia Del Grosso: "ontinueremo ancora per mesi e mesi ad assistere ad un dibattito politico tra guardie e ladri, una travagliata e una ghedinata, una dipietrata e una berlusconata. A meno che …….. A meno che non ci liberiamo della retorica carceraria e dei demagoghi a presidio dell’una e dell’altra parte delle sbarre e ci concentriamo sulla madre di tutte le ingiustizie: ogni anno il 2-3% del PIL si trasferisce dalle tasche del lavoro alle tasche della rendita finanziaria. E dalle tasche della rendita finanziaria qualche spicciolo cade per finanziare cene elettorali ad un candidato alle primarie del centrosinistra un po’ distratto su questo tema. Si presentasse pure Berlusconi alle elezioni: lo sconfiggeremo parlando di equità, non dei suoi processi."

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Contrordine corrotti: “resto in campo” di Alberto Capece Minutolo

Contrordine corrotti: “resto in campo” «: "Lo sconcerto con cui l’entourage berlusconiano ha accolto i quattro anni di galera e soprattutto  l’interdizione dai pubblici uffici è li a testimoniare che si attendevano qualcosa di diverso, nonostante l’accertamento della frode: che la rinuncia, sincera o bugiarda che fosse, avrebbe in qualche misura prodotto una sentenza attenuata. Che insomma tutto si svolgesse dentro un grande mercato del potere e delle relative impunità, che i giudici avrebbero compreso l’antifona. E’ successo invece che la sentenza non sia stata politica, ma puramente giudiziaria che sia avvenuto esattamente il contrario di quanto ora l’incredibile Silvio va dicendo."

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Dei delitti e dei Penati di Anna Lombroso

Dei delitti e dei Penati «: "Magari Penati dimostrerà una certa competenza e conoscenza di Beccaria, dei “delitti e dei penati”. Ma sia pure a una didattica umiliata, a un ceto insegnante poco pagato e poco aggiornato, a una scuola immiserita e arcaica dovrebbe essere risparmiato anche il disonore di essere il refugium peccatorum, l’orticello pieno di mala erba offerto ai cincinnati che non sanno arrendersi alla detestabile mediocrità di una vita normale, privata dei privilegi e delle prebende. E a noi dovrebbe essere concesso di liberarci di questi avanzi della cattiva politica e di non accontentarci di chiunque salga su una cattedra con il delicato compito di accompagnare la crescita intellettuale e morale dei nostri figli."

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Silvio 2, la vendetta diLicia Satirico

Silvio 2, la vendetta «: "Non c’è fatto politico più grave, per un ex presidente del consiglio, che passare alla storia come un evasore fiscale sistematico, degno dell’interdizione dai pubblici uffici: il cancro che Silvio ha dichiarato di voler sconfiggere era Silvio stesso, incarnazione del complesso sistema illecito che ha ellenizzato l’Italia. Noi non possiamo dirci nemmeno interdetti: nulla è accaduto in questi giorni che già non sapessimo."

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R-ESISTENZA: Ha da tornà, buffone di Rita Pani

R-ESISTENZA: Ha da tornà, buffone: "Buffone! Pezzo de merda!

La vera rivoluzione sarebbe costringerlo a non uscire più dalla tana nella quale dovrebbe rinchiudersi, attenderlo fuori e additarlo, urlandogli contro proprio “Buffone! Pezzo di merda!” a lui e agli sgherri che ha di nuovo rilasciato, e che prepotentemente, e senza invito, persino indesiderati, si affacciano nelle nostre vite, dalle tv o dai monitor dei computer, ancora una volta a perorare la causa di un ladro, buffone e pezzo di merda. L’unico tizio che mai nemmeno un momento ha compreso cosa fosse la dignità, almeno, del silenzio."

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LE PAROLE SONO PIETRE MINISTRO FORNERO E FANNO MALE … « Il Malpaese

LE PAROLE SONO PIETRE MINISTRO FORNERO E FANNO MALE … « Il Malpaese Si parla di dare un sussidio minimo per le persone senza occupazione e lei parla di ” GENTE AI BORDI DELLE STRADE A MANGIARE SPAGHETTI CON LE BOCCHE GRONDANTI DI SUGO ” . Si parla della FIAT e di Marchionne che non ha mantenuto gli accordi presi e lei se ne esce con la frase ” ASPETTO LA TELEFONATA DEL DOTT. MARCHIONNE ” per poi adirarsi col vignettista Vauro per una vignetta intitolata ” IL MINISTRO SQUILLO ” e parlare di un fantomatico maschilismo che offende le donne che lavorano. Ora se ne esce con questa parola, CHOOSY, detta probabilmente per far vedere che, in questo Governo pieno di parole anglosassoni tipo SPENDING REVIEW o FISCAL COMPACT  l’ inglese lo sa’ anche lei. Al Ministro Fornero vorrei mandare questo messaggio :

venerdì 26 ottobre 2012

Giù le mani dai nostri beni di Anna Lombroso

Giù le mani dai nostri beniE dobbiamo anche ricordare loro che molti di questi beni, nel corso del tempo, sono stati restaurati, tutelati e mantenuti grazie alla fiscalità degli italiani che pagano le tasse, con il nostro concorso e più che mai, anche per questo sono nostri, inalienabili e legittimi. Mentre non è legittimo venderli per ripianare un debito che è pubblico in quanto grava su tutti noi, ma che è originato cattive e incaute gestioni economiche e finanziarie squisitamente private, perché tale è anche la manutenzione del privilegio e del personalismo, degli affarismi clientelari dei gruppi di potere, delle inutili “grandi opere”, dell’assistenzialismo alle grandi imprese, dell’accettazione supina anzi del favore rivolto all’evasione, fino alla correità con la criminalità organizzata.
E vogliamo anche ricordare loro che sappiamo bene che il patrimonio di tutti non si deve toccare, come non dobbiamo concedere loro di toccare i nostri diritti, il nostro lavoro e perfino i nostri corpi, venduti come merce su quella cassetta rovesciata che è lo squallido mercato globale.
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Tra Galilei e Bertolaso non mettere il naso di Licia Satirico

Tra Galilei e Bertolaso non mettere il nasoUna cosa è certa: tra Galileo e la Commissione Grandi Rischi “estremamente collaborativa” c’è un abisso, non solo perché Galilei fu condannato da una Chiesa cattolica tuttora considerata come un valido interlocutore politico, ma soprattutto perché tra scienza e connivenza c’è una differenza abissale. Gli scienziati della Commissione vicina a Bertolaso sono stati condannati per essere stati colposamente complici di un sistema fondato sull’omissione e sulla speculazione, dove i mancati allerta si sono cumulati a case fragili, tendopoli, new town e imprenditori colti da crisi di riso notturne.

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L’era delle “agendine” di Alberto Capece Minutolo

L’era delle “agendine”Sarà che ormai quando sento i politici che sono vicini alla gente, refrain continuo del repertorio morettiano, mi viene l’orticaria. Ma per il resto, non è che poi debba poi dire molto, il solito frullato misto di banalità sotto il grande ombrello dell’ Agenda Monti, i soliti litigi tanto più aspri quanto basati sul nulla e senza il rischio il rischio che qualcuno vada davvero a scoprire le carte, la partita politica è già truccata. E dunque comincia l’era delle agendine.

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«L’AMACA» del 26 ottobre 2012 « JACK'S BLOG

«L’AMACA» del 26 ottobre 2012 « JACK'S BLOG: "I media di quell’area, ancora dipendenti (in tutti i sensi) da Berlusconi, ne elogiano il “passo indietro” come una nobile, generosa rinuncia, nascondendo prima di tutto a se stessi che a quel passo il vecchio leader è costretto dalla disfatta politica e dai sondaggi umilianti. Ma soprattutto evitano di mettere a fuoco il penoso bilancio del ventennio populista. "

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giovedì 25 ottobre 2012

“L’abbiamo perso…” Lunga agonia elettorale del Cavaliere di Massimo Pizzoglio

“L’abbiamo perso…” Lunga agonia elettorale del Cavaliere «: "L’irrisione dei diritti e dei doveri, l’apparenza ingannevole, la furbizia anche stupida, ma redditizia sono rapidamente diventate le nuove colonne su cui sono cresciuti gli italiani di questo ventennio.
Non tutti, ovviamente e fortunatamente, ma un numero assai cospicuo sì, che gli ha permesso di restare in sella fino ad ora.
Con la sua discesa dalla sella e la sua risalita dal campo (a crederci) si lascia alle spalle una Waste Land come neppure Attila se la sarebbe immaginata.

Se mai smetteremo di essere una moltitudine e diventeremo un Popolo e finalmente impareremo a conservare una memoria corretta della storia che ci ha lambiti o travolti, potremmo dire che di “uomini della provvidenza” non ne vogliamo più."

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R-ESISTENZA: Lascia o raddoppia? di Rita Pani

R-ESISTENZA: Lascia o raddoppia?: "Prepariamoci quindi alla campagna elettorale più inutile della storia d’Italia, continuiamo a leggere i giornali sperando di cogliere nuovi scandali e nuovi inquisiti. Impariamo bene la lezione del “son tutti ladri”, al cui ripasso siamo sottoposti quotidianamente, a piccole cose, con l’azione “mitridatesca” capace di assuefarci al veleno più potente che c’è. Non guardiamo troppo oltre, ch è fatica, e soprattutto non intralciamo le manovre di palazzo, il do ut des dove, gli spiccioli siamo noi e le nostre mille dignità offese."

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Le colpe della Commissione Grandi Rischi « samantadipersio's Blog

Le colpe della Commissione Grandi Rischi « samantadipersio's Blog: "Gaetano De Luca, fisico del Dipartimento di Protezione Civile: «Nel 1999 con molte difficoltà interne decidemmo di rendere pubbliche queste conoscenze. La nostra (mia e dell’ing. Giovanni Dongiovanni) intervistafu pubblicata dai giornali locali. In Italia ci sono due “banalità: il geologo dice che in Italia abbiamo un’alta pericolosità sismica (ma non ci serve lui, ce lo dice la storia) e l’ingegnere diche che abbiamo tantissimi centri storici con alta vulnerabilità (ma non ci serve lui, abbiamo u patrimonio antico è normale che lo sia) noi aggiungevamo il fattore 10. Quindi bisognava pensare a mettere in sicurezza il centro storico. Il mattino seguente, sul mio tavolo c’era una lettera di censura, non dovevo dire quelle cose e incominciò il mobbing nei miei confronti: mi furono tolti tutti gli strumenti per poter lavorare»"

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mercoledì 24 ottobre 2012

L’Eurostat suona la campana a morto di Alberto Capece Minutolo

L’Eurostat suona la campana a morto «: "Questa “diminuzione della democrazia” è ciò che viene predicato da più di trent’anni dai vari circoli liberisti di cui il nostro premier è stato tra i membri più attivi, e ha individuato nell’euro, nella sua contraddittoria esistenza di moneta senza banca centrale e nella superficialità con cui si è scatenata la corsa all’adesione , lo strumento principe per ottenere questo risultato. Non c’è che dire,  la lotta di classe al contrario ha avuto successo, come del resto il premio nobel Robert Mundell riconosce apertamente: l’euro è economicamente una follia, ma politicamente un toccasana perché espropria gli stati della gestione economica."

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L’ideologia del terremoto

L’ideologia del terremotoEcco Maccacaro a proposito delle incertezze della scienza, l’unica certezza che si ha è che la scienza non è neutrale. Anzi è nel suo complesso una disciplina al servizio del potere e quindi del mercato. E oggi più che mai, se non ci sarebbe spazio per Marie Curie o Pasteur se non nei laboratori farmaceutici, se chi fa ricerca deve sempre più assoggettarsi al mercato e alle regole della concorrenza, e se l’autorità di riferimento in tema di staminali è la potenza mediatica di Theleton. E se una comunità scientifica non solo italiana, rivendica le sue sicurezze inconfutabili a intermittenza: terremoti no, nucleare si, Ilva cancerogena? forse.

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Autocombustione della democrazia di Anna Lombroso

Autocombustione della democraziaAvremmo dovuto ricordarcene e dovrebbero ricordarsene quelli che pensano che con Obama si siano prodigiosamente e magicamente rimossi dall’autobiografia nazionale secoli di sopraffazione razzista.
Dovremmo ricordarcene anche noi, che abbiamo pensato di superare quello che permaneva di arcaico, borbonico, familistico, clientelare nella nostra società abbracciando il mito “futurista” dell’America, ben rappresentato in anni lontani, ma la Fiat sembra rimasta ferma a quello, dall’allegoria della Ford: il progresso inteso come dinamismo, velocità, viaggio, ma alla portata del popolo.

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lunedì 22 ottobre 2012

Truffa del governo contro i malati cronici di Licia Satirico

Truffa del governo contro i malati cronici «: "La ricerca disperata del farmaco salvavita passa attraverso internet o lunghe liste d’attesa, nel timore di diventare un peso per la propria famiglia e persino per se stessi. Se i pareggi di bilancio e la precarizzazione del lavoro sono una forma palese d’iniquità spacciata per sacrificio, la pena di sopravvivere alle malattie nel tempo della spending review è un oltraggio alla nostra umanità dolente: per rimanere senza lavoro e senza speranze è preferibile restare in perfetta salute."

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Nuova legge bavaglio con la scusa di Sallusti di Alberto Capece Minutolo

Nuova legge bavaglio con la scusa di Sallusti «: "E’ del tutto evidente che con il pretesto di sottrarre Sallusti al carcere si sta trasformando una leggina in una sorta di mostruosità liberticida, il cui scopo non è affatto quello di punire le diffamazioni, ma quello di controllare definitivamente l’informazione e di impedire l’uscita di notizie sgradite. Rendere insomma improponibile anche quel poco di giornalismo vero che esiste con lo spauracchio di multe colossali, di privazione dei contributi pubblici, di sanzioni impossibili oppure come nel “caso Gabanelli” obbligando le aziende a non supportare i giornalisti nelle eventuali cause."

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Paesaggio, la truffa si svolge in “silenzio” di Anna Lombroso

Paesaggio, la truffa si svolge in “silenzio” Il silenzio-assenso, nato per difendere il cittadino dall’inerzia della pubblica amministrazione, non era applicabile sempre e comunque. L’arbitrarietà era stata “controllata” e mitigata dalla legge 537/1993 che escludeva dal suo campo giurisdizionale beni culturali e paesaggio, fino al 2011, quando con un ultimo singulto di infamia il governo Berlusconi agonizzante  aveva introdotto con destrezza  il silenzio-assenso nel testo unico sull’edilizia e il Codice dei beni culturali.

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R-ESISTENZA: C'è puzza d'aria nuova di Rita Pani

R-ESISTENZA: C'è puzza d'aria nuova: "E in questo ci aiuta il nuovissimo che avanza, ma l’ho scritto già: il popolo dei vaffanculisti di Grillo, che non vedono l’ora di affidare la loro sorte al piccolo esercito di persone per bene, incensurate e volenterose. Che importa se è già chiaro che domani saranno proprio loro a beccarsi i “vaffanculi” dello stesso popolo che ora gli osanna? Perché tra le mille chiacchiere, tra le mille promesse a nessuno è ancora venuto in mente di salire sul palco a raccontarci la realtà futura. Quella con la quale proprio loro dovranno domani scontrarsi: casse vuote, appalti truccati dalla mafia di stato, lavoratori esuberanti, malati cronici dimenticati, e milioni di affamati ai quali nemmeno potranno gettare le brioche."

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Marcia funebre per la bellezza di Anna Lombroso

Marcia funebre per la bellezzaE è di questi giorni una misura in controtendenza con un governo che abbandona la riservata sobrietà per berciare contumelie all’indirizzo del buonsenso, dell’equità e dei diritti. Il ddl sulle semplificazioni va in aiuto di picconi e cemento, introducendo il silenzio-assenso per costruire anche in luoghi tutelati, alla faccia dell’articolo 9 della Costituzione dando il via libera a scempi e sfregi.
Il governo per bocca dei ministri “competenti” offre interpretazione risibile, offensiva e paradossale motivando la misura come un proponimento inteso alla crescita – naturalmente- ma soprattutto alla tutela “rafforzata”, strumento pedagogico per la pubblica amministrazione costretta a procedure accelerate, efficienti, sicure e trasparenti, come per le imprese, “educate” a presentare progetti accurati, congrui e sostenibili.
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La Protezione tangenti di Anna Lombroso

La Protezione tangenti «: "Se non è inutile chiedersi quante tra le 27 vittime del sisma in Emilia Romagna nel 2012, le 308 vittime del terremoto in Abruzzo del 2009 (considerato dagli esperti “di magnitudo moderata”), le 30 di San Giuliano di Puglia nel 2001 (evento di modesta intensità), 2914 in Irpinia nel 1980, 989 in Friuli nel 1976, 370 nel Belice nel 1968, abbiano perso la vita anche a causa delle tangenti che avevano dequalificato le scelte urbanistiche, dissuaso un serio controllo sui processi di costruzione, permesso l’impiego di materiali scadenti, guardare oggi alla città morta dell’Aquila, è guardare un bubbone che ha moltiplicato il lutto, che contagia l’ambiente, che tiene in ostaggio la democrazia e inquina l’economia."

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Movimenti e casini per la vita di Anna Lombroso

Movimenti e casini per la vita «: "Mi è capitato già di esprimermi a proposito della laicità, che dovrebbe essere l’abbandono di pregiudizi ideologici o confessionali, compresi quelli di genere. Il “politicamente corretto” inesorabilmente scivola nel perbenismo e nell’ipocrisia, anche presso un pubblico apparentemente illuminato, come è successo proprio nel caso della legge del Veneto, che in molti abbiamo denunciato come oscurantista, e l’apporto dato e rivendicato dalla Puppato, ancora più riprovevole, proprio perchè veniva da una donna.
Ma è solo uno degli esempi dell’irruzione e dell’occupazione del “perbenismo” di genere, che passa per l’aspettativa indulgente nei confronti dell’operato di ministre piangenti, per l’accettazione cieca e fiduciosa di qualsiasi imprudenza o ignominia provenga da una donna, che si accredita più per la sua appartenenza di genere che per la competenza, per arrivare perfino a una beota accondiscendente assoluzione di scriteriate ma oculate ragazze che hanno scelto letti, magari di Putin, per affermare la loro esuberante personalità e conquistarsi vitalizi e beni al sole."

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“Abbiamo una banca fallita” di Anna Lombroso

“Abbiamo una banca fallita” «: "Non possiamo stupirci se due rappresentati di quella cattiva politica profeti a vario titolo delle liberalizzazioni, patrocinatori della ineluttabile tempistica in due fasi: rigore e crescita, restano aggrappati per motivi più o meno nobili allo status quo. Uno dei due magari è convinto davvero che basti uscire dall’emergenza grazie alla provvidenza, che soffia un po’ di polverina del benessere anche su di noi, per mettere a frutto l’humus riformista e ripristinare lo sviluppo, temperando con una ninna nanna gli estremismi del capitalismo. L’altro, proprio come certi suoi suggeritori per niente occulti, è felicemente fashion victim della moda neo liberista delle sue magnifiche sorti e progressive, cui è certo di accedere e godere per censo, cinismo connaturato e mimetismo."

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giovedì 18 ottobre 2012

Onesti con la mascherina di Anna Lombroso

Onesti con la mascherinaAi lavoratori che hanno versato contributi per anni viene strappata la possibilità di andare in pensione, a tutti noi vengono tolte prestazioni e servizi, ci viene sottratta slealmente anche la verità: proprio ieri il governo degli onesti ha accumulato attraverso misure che hanno esercitato una “brutale” pressione sui redditi 2 miliardi che andrebbero a cercare di colmare con una goccia l’abisso del debito, se non venissero immediatamente dirottati su altre spese irrazionali e inique, a rimpolpare l’Anas, la Tav e gli armamenti. A ulteriore conferma che se non si mette direttamente in tasca i nostri quattrini, questo ceto dirigente li annette al patrimonio privato di potentati amici e sodali.

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” Non ha letto Marx”: la finanza si congratula con Renzi di Alberto Capece Minutolo

” Non ha letto Marx”: la finanza si congratula con Renzi «: "Certo con Renzi mi preoccuperei più degli U2, però che Marx sia ancora uno spauracchio per i redditi da sei cifre in su,  testimonia dell’avversione verso qualunque coscienza critica e dell’attualità dell’oppressione che alimenta se stessa, pensiero centrale della Scuola di Francoforte. Cambiano solo gli strumenti e le blandizie. Purché, mi raccomando, non leggiate mai Marx che è un po’ difficile da rottamare."

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R-ESISTENZA: Un altro morto di fame di Rita Pani

R-ESISTENZA: Un altro morto di fame: "Poi la gente muore, perché si dà fuoco o perché s’impicca. I più fortunati tra loro muoiono subito, altri vengono soccorsi perché la loro agonia si prolunghi in questo stato che alla vita umana ci tiene assai, e di morire per mano tua te lo proibisce. Puoi essere ucciso dalla fame, e avrai dignità. Ma non t’azzardare a scegliere di andare, che Dio non vuole e il governo neppure."

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La campagna elettorale della nazi finanza di Alberto Capece Minutolo

La campagna elettorale della nazi finanza «: "Decisamente la nazi finanza si trova molto più a suo agio con l’irrazionale che con i numeri o gioca sul fatto che i lettori di simili fesserie non li conoscano. Ma diciamo che in generale la non conoscenza è la coppia d’assi di cui il liberismo finanziario si serve per dirigere e guidare le opinioni pubbliche agli esisti desiderati: la loro spoliazione."

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La Corruzione ringrazia di Licia Satirico

La Corruzione ringrazia «: "Un’ultima osservazione da insetto, questa volta pensando all’impotenza dolorosa di Gregor Samsa: l’esecutivo onesto ha cominciato ad avvalersi dell’uso compulsivo del voto di fiducia, svuotando il parlamento porcello di ogni funzione anche simbolica. Nelle stesse ore al Senato si è votata la fiducia sulla legge anticorruzione, alla Camera quella sul decreto sanità: quello che riorganizza il sistema sanitario, falcia la colpa medica, promuove i nostri sani stili di vita e favorisce l’impiego “economicamente compatibile dei medicinali da parte del Servizio Sanitario Nazionale” dopo la beffa della prescrizione del principio attivo. Mentre i concussori saranno assolti, molti malati gravi dovranno pagare i farmaci che prima ottenevano gratis. Questo è il governo di cui l’Italia dovrebbe sentirsi orgogliosa, visto dagli occhi di un grillo parlante."

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La famiglia del mulino nero di Anna Lombroso

La famiglia del mulino nero:Siamo passati da Ok il prezzo è giusto, dal Mulino Bianco, dai ricevimenti di matrimonio officiati nei centri commerciali, le cattedrali dei consumi, alla criminalizzazione delle famiglie spendaccione, alle misure penitenziali e punitive di un popolino frivolo e scriteriato che ha vissuto al di sopra delle sue possibilità. Prima nelle famiglie, nelle loro abitudini e nei loro risparmi risiedevano quei fondamenti sani che dovevano esimerci dagli effetti della crisi. Poi eccole diventate un onere parassitario, da educare e punire con una perversa pedagogia, da colpire nelle sue componenti più gracili e vulnerabili, anziani, bambini, invalidi, malati, fastidioso fardello, urticante ostacolo alla realizzazione di una società moderna, tecnologica, insomma “smart”.

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mercoledì 17 ottobre 2012

F35: misteri e bombardamenti di bugie di Alberto Capece Minutolo

F35: misteri e bombardamenti di bugie «: "Su tutto si può risparmiare sulle pensioni, sui disabili, sugli esodati, sui salari. Ma non sugli F35 che sono sacri. Così mentre si celebra l’Europa che sappiamo perché apportatrice di pace, non si rinuncia alla gigantesca spesa per i nuovi caccia. Anzi, visto che il loro prezzo è salito si devono aggiungere altri 3,2 miliardi al conto, cosa questa che non incontra alcuna opposizione da parte del milieu politico, anzi, su questo come fa notare Alessandro Gilioli, c’è un silenzio assordante."

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L’Europa della finanza al capezzale di Formigoni di Alberto Capece Minutolo

L’Europa della finanza al capezzale di Formigoni «: "Insomma invece di compiacersi per la scoperta sempre più evidente di quella corruzione che mangia enormi quantità di risorse finanziarie il cui recupero permetterebbe di risolvere molti problemi di bilancio, di debito e di crescita, si esprime il timore che gli scandali siano, come dire, inopportuni, rispetto alla continuazione della macelleria sociale dettata dalle troike. Ecco la miseria a cui si è ridotto lo “spirito europeo”. Decisamente non basta più la parola, anzi sta diventando decisamente equivoca."

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R-ESISTENZA: Economy 4 dummies di Rita Pani

R-ESISTENZA: Economy 4 dummies Le statistiche dicono che durante i periodi come questo che stiamo vivendo, aumentano i furti e le rapine, e allora perché stupirsi dei furti e delle rapine che lo stato, con la complicità del potere economico, politico e industriale, compie quotidianamente? È normale che sia così. Chi ha le mani più vicine al barattolo della marmellata, arriva primo e si sporca le dita. C’è chi fiuta l’affare, ci sono i vari Batman che più candidamente raschiano le briciole che cadono sul fondo, e poi ci sono quelli che a crearla, la crisi, hanno partecipato e che quindi più di tutti vantano il diritto di arricchire loro stessi.

R-ESISTENZA: Aerei da guerra nell'Europa di pace di Rita Pani

R-ESISTENZA: Aerei da guerra nell'Europa di pace: "Che stato saremmo senza 90 nuovi cacciabombardieri? Dobbiamo mostrare le nostre palle di marmo al mondo, così che possano pensare che nel caso saremmo in grado di spezzargli le reni. Poi il sacrificio è già consumato, gli aerei dovevano essere 131, ma in atto di estrema bontà e parsimonia son diventati 41 di meno. Applausi! Lo so, il preventivo si basava su l’aereo nudo, ma essendo uno stato serio e morigerato abbiamo dovuto rivestirlo con tutti gli optional consigliati dalla casa, e per questo i costi son lievitati. Succede così anche quando vai a comprare una Panda, d’altronde: si parte dalla scocca senza sedili, con le ruote e il volante e vuoi o non vuoi sei obbligato almeno a farci aggiungere gli sportelli, i vetri e i tergicristalli, per cui dal costo iniziale di 200 euro si arriva anche a 10.000."

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Le epistole di Re Giorgio di Licia Satirico

Le epistole di Re Giorgio «: "Nel nostro Paese la parola “conflitto” (di attribuzione, di poteri, di interessi) ha destini infelici, come infelice è il destino dei morti che continuano a vivere per ragioni istituzionali. Sull’epistolario tagliente grava l’aura di una fine evitabile, iniqua, addirittura violenta: D’Ambrosio è diventato lo spettro di Banquo della trattativa Stato-mafia, che aleggia su Napolitano per difenderne il prestigio e occultare ciò che crea imbarazzo."

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I fichi secchi della crescita di Anna Lombroso

I fichi secchi della crescita «: "Le politiche di austerità riducono la domanda interna, comportano una contrazione dei profitti monetari delle imprese e, al tempo stesso, rendono sempre più difficile l’aumento delle loro dimensioni, a ulteriore conferma del fatto che mettere assieme austerità e crescita è un ossimoro, che le politiche di austerità sono controproducenti per l’obiettivo per le quali sono messe in atto (la riduzione del rapporto debito pubblico/PIL), e che ormai sono in palese contraddizione non solo con gli interessi dei lavoratori e della ‘classe media’, ma anche – e sempre più – con la sopravvivenza di una parte considerevole delle imprese di produzione, vittime di una inedita forma di iniquità che ha indirizzato i soccorsi rivolgendoli unicamente al salvataggio del sistema bancario."

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lunedì 15 ottobre 2012

Anticorruzione, i segreti di Santa Severino di Licia Satirico

Anticorruzione, i segreti di Santa Severino «: "Fatte salve ulteriori modifiche, la legge non prevede l’incriminazione dell’auto-riciclaggio, punito – guarda caso – in tutta Europa. Non rimette in discussione il nostro falso in bilancio pediatrico né aumenta i termini di prescrizione miniaturizzati dalla legge ex-Cirielli, unica legge talmente brutta da essere stata rinnegata persino dal suo firmatario. Vero è che il ddl introdurrebbe il nuovo delitto di traffico di influenze, ma prescindendo da ogni riferimento alle convenzioni internazionali sulla corruzione a cui la legge in cantiere dichiara di voler adempiere. La discussione parlamentare si è finora concentrata sull’uso di aggettivi e avverbi salienti, con pene talmente basse da non consentire le intercettazioni: un’altra materia a cui le sorti parlamentari della legge sulla corruzione sono stati troppo spesso accostate. "

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Veltroni, il lungo addio di Anna Lombroso

Veltroni, il lungo addio «: "La nascita del Pd non è stata solo un operazione algebrica: quella di mettere insieme due elettorati e due ceti politici, resa più semplice dalla mancanza di valori, principi e idee. È stata una fusione artificiale che si è rivelata infame, disuguale ed aberrante perché ha prodotto l’annientamento del Dna di una forza politica e la negazione di alcune stelle polari irrinunciabili cui riferirsi e sulle quali orientare il cammino della sinistra, a partire dalla centralità del conflitto capitale- lavoro, reso più attuale in un mondo nel quale il capitale entra ancora più potentemente dentro le forme della nostra vita, trasforma noi, le nostre convinzioni, i nostri linguaggi, le nostre aspirazioni e le nostre relazioni in mezzi di produzione,  il nostro salario, le nostre pensioni, le nostre garanzie, le nostre vecchiaie in derivati e i nostri desideri in condizionamenti funzionali all’assoggettamento."

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Legalità di mercato di Anna Lombroso

Legalità di mercatostiamo assistendo a un completo svuotamento del concetto di legalità ad opera degli eletti del mercato, incoronati dalla finanza, che non si mischiano con le mazzette ma con inopportuni incarichi, si, che non lucrano sui buoni benzina ma la fanno aumentare tanto che il Sud ormai propaggine del terzo mondo, senza treni e con pochi aerei in stato di precarietà, non potrà nemmeno attraversare il Ponte sullo Stretto, che non rubacchiano sui rimborsi perché tanto i loro affari sono maneggiati da professionisti incaricati, circolano in insospettabili società, vengono obliterati nella dichiarazione dei redditi perché in fondo ma che cos’è una villa da 10 milioni in più o in meno.

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Oberkommando d’a protezione civile di Anna Lombroso

Oberkommando d’a protezione civile:
Eppure a ogni terremoto ci sbalordiamo come davanti a un evento imprevisto.
E a ogni pioggia piangiamo i morti, come piangiamo quelli sul lavoro e ricominceremo a piangere quelli uccisi per mano di mafia, continuando a mettere a sacco il territorio, a non imporre il rispetto delle leggi sulla sicurezza, a accettare e perfino votare rei e collusi. E c’è da temere che la nostra opposizione si ridurrà a mandare a noi stessi qualche sms solidaristico.
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venerdì 12 ottobre 2012

Dalla Lo ‘nbardia all’impegno di Alberto Capece Minutolo

Dalla Lo ‘nbardia all’impegno «: "Come la Polverini anche Formigoni dice che sarà lui a fare pulizia in Lo ‘nbardia mentre il povero Alfano ricuce il patto di potere con la Lega dei corrotti e fa sentire il suo sdegno per il commissariamento di Reggio Calabria infiltrata dai poteri criminali. Se poi ci aggiungiamo che lo stesso consiglio regionale lombardo è di fatto illegale a causa delle firme false della lista Formigoni, possiamo misurare le dimensioni della cloaca che si spalanca con i suoi fetori."

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R-ESISTENZA: Poliziotto buono e sbirro cattivo di Rita Pani

R-ESISTENZA: Poliziotto buono e sbirro cattivo Quel che so non è tanto quel che ho visto nel filmato più cliccato, ormai, di un filmetto divertente su YouTube, ma quel che ho sentito: “Io sono un ispettore di polizia, lei non è nessuno.”
Dice molto di più di quanto espresso in così poche parole questa frase, dice per esempio il pericolo che tutti noi corriamo. Dice l’arroganza data dalla quasi certa impunità, insegnata in Italia dalla scuola Diaz, dall’omicidio gratuito di Federico Aldrovandi, dagli operai feriti in corteo, dalle vecchie pestate sui binari dei treni in Campania, da un sacco di piccoli e grandi episodi che ci hanno fatto indignare, sì, ma che a volte nemmeno vengono rilanciati dalla stampa ormai impegnata a sopire le coscienze più che a tenerle sveglie e allarmate.
Mi fa paura l’ignoranza di una donna che si fa scudo di una divisa, che  impone il suo presunto potere, scordando quale dovrebbe essere il suo ruolo funzionale alla società. Temo di poterne incontrare anche io, domani, uno nella mia strada, perché magari rivendico un diritto o peggio in un momento di mancanza dei miei doveri. Con che animo dobbiamo fermarci a un posto di blocco, o a chi dobbiamo dar conto quando in una stazione ferroviaria, per esempio, questa gente ci viene incontro con cani al guinzaglio che pesano più di me?

Massacri ovunque, ma gli stipendi d’oro non si toccano di Licia Satirico

Massacri ovunque, ma gli stipendi d’oro non si toccano «: "Non possiamo fare a meno di pensare che non siano stati ancora ragionevolmente oltrepassati i limiti al massacro dei nostri stipendi, più simile a un taglieggiamento che a un taglio. Che il blocco del turnover nelle pubbliche amministrazioni e la precarizzazione crescente siano ragionevoli. Che siano ragionevoli la miniaturizzazione delle pensioni e la flagellazione degli esodati, ircocervi malinconici del pensionamento mancato. Che sia, soprattutto, ragionevole per l’esecutivo andare a cercare altrove, su categorie più remissive, le decine di milioni di euro che renderanno instabile la legge di stabilità che insegue il miraggio pernicioso dei patti di stabilità e dei pareggi di bilancio."

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Umorismo scandinavo: l’Europa Nobel per la pace di Alberto Capece Minutolo

Umorismo scandinavo: l’Europa Nobel per la pace «: " Straordinario tempismo soprattutto da parte di un Paese che al contrario di Svezia, Finlandia e Danimarca è l’ unico della Scandinavia ostile a entrare nella Ue  e dunque in questa atmosfera di pace e riconciliazione. Che magari qualche volta si traduce in lieti bombardamenti. Ma probabilmente anche un po’ sospettoso a godere «la democrazia e i diritti umani» che il continente garantisce, forse perché i commissariamenti a cui stiamo assistendo e la noncuranza verso regimi autoritari come quello ungherese cominciano a volgere i termini di democrazia e diritti umani al passato. Forse perché i drammatici tagli di welfare che vengono richiesti non sembrano molto orientata a difendere i diritti umani quanto quelli delle banche. "

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Guardie o ladri - Lombardia mafiosa/ Il disprezzo per i politici nelle intercettazioni: “Quel pisciaturu e cagasotto di Zambetti lo facciamo saltare in aria!”

Guardie o ladri - Lombardia mafiosa/ Il disprezzo per i politici nelle intercettazioni: “Quel pisciaturu e cagasotto di Zambetti lo facciamo saltare in aria!”: "Anche in Lombardia, insomma, non sono più i mafiosi che bussano a corte ma avviene il contrario. Sempre che le accuse siano provate."

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giovedì 11 ottobre 2012

Il Simplicissimus: Il Nobel adulterato: la truffa del marchio rubato dagli economisti di Alberto Capece

Il Simplicissimus: Il Nobel adulterato: la truffa del marchio rubato dagli economisti: "Peccato che quest'ultimo ammennicolo liturgico sia una sorta di truffa commerciale, una contraffazione che si fregia di un prestigio non suo: il Nobel per l'economia infatti non esiste, è solo un premio conferito dalla Banca di Svezia la quale che per sfruttare il nome del massimo riconoscimento mondiale lo chiamò Premio della Banca di Svezia per le scienze economiche in memoria di Alfred Nobel ben sapendo che a livello mediatico sarebbe stato abbreviato in Nobel e basta. Persino il nipote del magnate arricchitosi a dismisura con la dinamite e fondatore del premio, Peter Nobel, ha avuto parole durissime contro questa trovata, mentre in Svezia c'è chi ne chiede l'abolizione."

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R-ESISTENZA: Un passo indietro di Rita Pani

R-ESISTENZA: Un passo indietro Non trovo differenza tra chi promette miracoli di civiltà e democrazia internettiana e chi taglia la sanità promettendo che il servizio non ne risentirà. Tra chi finalmente dice che la mancanza del lavoro è un problema ma ha votato la riforma Fornero, e chi abbassa le aliquote IRPEF ma aumenta l’IVA.  
Il passo indietro dovremmo pretenderlo quindi, e se ci fosse soltanto uno abbastanza responsabile da farsi indietro, forse si potrebbe anche sperare. Invece son tutti là, al loro posto, saldi e pronti a elargire ricette sulla felicità futura. Son sempre loro, gli stessi che prima ci hanno affogato ora ci tendono il salvagente. Invece, il nuovo che avanza è sempre figlio di un capitalismo che vuol farsi strada controllando non più il paese solo dal governo nazionale, ma da ogni luogo di questa miserrima nazione. E allora rivoglio il mio diritto a scegliere, non più il meno peggio ma il meglio.

mercoledì 10 ottobre 2012

Lavoro per pochi, stato sociale per nessuno di Anna Lombroso

Lavoro per pochi, stato sociale per nessuno I padroni sono riusciti laddove i lavoratori sono mancati: hanno trovato unità e rinnovato la loro potenza. Impariamo da loro, per una volta.

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FATTI NON FOSTE A VIVER COME BRUTI | Lucia Del Grosso

FATTI NON FOSTE A VIVER COME BRUTI | Lucia Del Grosso: "Caro Marchionne, il sopracitato bizzarro poeta ha scritto, pensa te: “Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir vertute e canoscenza”. Era un grande imbecille! Gli uomini sono fatti invece per ripetere centinaia di volte al giorno sempre le stesse operazioni come prescrivono le buone prassi della metrica del lavoro. Devono attendere a mansioni sempre più parcellizzate, possibilmente a ritmi infernali e senza alcun contenuto professionale. Così diventano scimmie e perdono il vizio di andare in giro per quelle stupide città d’arte. A che serve nutrire lo spirito di arte e di cultura? Seguissero il tuo esempio, che forse una passeggiata per Firenze non l’hai fatta mai. Là c’è solo roba brutta che non ha niente a che fare con il mercato."

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Ricordando Tina Merlin di Anna Lombroso

Ricordando Tina Merlin «: "Quella notte del 9 ottobre, dopo l’onda, la Tina pensa: magari fossero state false, magari fossi veramente riuscita a turbarlo l’ordine della Sade, oggi non saremmo qui a piangere i nostri morti e a maledire i responsabili!

Tra la denuncia e il processo aveva scritto altri pezzi. E furono probabilmente quelli che contribuirono a farla assolvere: aveva denunciato che sul monte Toc si erano prodotte fenditure e successivamente una frana era precipitata giù dalla montagna. Aveva parlato del pericolo di nuovi smottamenti e crolli, di una massa di 50 milioni di metri cubi che minacciava di piombare a valle. Aveva sbagliato solo per difetto. I montanari di Erto si erano presentati al processo davanti ai giudici di Milano in qualità di testi. “Qui ci sono le prove. Se non ci credete venite voi stessi a vedere. Signori giudici, fate qualcosa perché non succeda il peggio”."

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Un supercommissario per il pasticciaccio brutto di Anna Lombroso

Un supercommissario per il pasticciaccio bruttoMa la sfiducia nella politica non è solo alimentata dagli gli episodi di corruzione che danno un quadro desolante della vita interna dei partiti. E nemmeno è nutrita soltanto dallo spettacolo moralmente riprovevole dei privilegi a cui il ceto politico, indistintamente, si mostra così tenacemente legato. Monta invece come una bolla di malcontento sempre più feroce per la ormai conclamata incapacità del ceto politico e dei governi di cambiare, se non in peggio, la condizioni delle grandi masse popolari, per la potenza distruttiva che dietro agli annunci ingannevoli delle “riforme” ha smantellato stato sociale, sovranità statale, lavoro e diritti.
E se per difendere le loro rendite, i loro privilegi e quella loro soave illegalità vogliono affidarsi a Superman forse sarà meglio che noi prepariamo la kryptonite.
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lunedì 8 ottobre 2012

MERITO E GIUSTIZIA SOCIALE | Lucia Del Grosso

MERITO E GIUSTIZIA SOCIALE | Lucia Del Grosso Il problema è che “merito” è una parola troppo poco definita per “meritare” di stare a fondamento di un programma di governo. Perché il merito non è valutabile in astratto, ma ha una dimensione sociale sulla quale Renzi non sembra riflettere abbastanza. Il merito non è mai competenza “neutra”, ma è riconosciuto in base ai valori dominanti della società. Se questa è avvelenata da una competitività estrema il merito premierà certamente i bravi, ma tra questi i più aggressivi, se invece la società coltiva valori di solidarietà premierà i più cooperativi e interattivi. Per fare esempi spiccioli: se l’obiettivo è far fare cassa al Comune con le multe sarà premiato il vigile più fetente, se invece è la vivibilità sarà premiato il più gentile e soccorrevole; se in ospedale si tagliano i posti di lavoro sarà riconosciuto bravo l’infermiere che si sbriga prima a fare le iniezioni e a dare le pillole, se invece non massacriamo troppo la sanità il meritevole sarà quello che si dimostrerà più sensibile ai disagi dei malati.  Quindi sbattere lo slogan MERITO su un camper non significa niente se non si dice rispetto a quale idea di società, lo si può pure cancellare e si passa agli altri punti del programma.

Chiesa, “imunità” in 7 mosse di Alberto Capece Minutolo

Chiesa, “imunità” in 7 mosse «: "4) Colpito dalle reazioni, una settimana dopo, Monti fa sapere che saranno comunque esentate quelle strutture che pur commerciali non producono utili. Un’ingiustizia dunque ancora più grande e anche un ‘invito sottinteso a formulare bilanci perché si adattino a questa interpretazione. Ciò per evitare la chiusura di scuole che oltre al foraggiamento pubblico, statale e regionale chiedono fino a 3500 euro al mese fra retta e mensa.

5) Con questa bella trovata, sulla quale non vengono date altre spiegazioni, la questione si inabissa in un’universo carsico dove i media sanno far sparire le questioni scomode per i loro editori."

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R-ESISTENZA: Tutto accade già di Rita Pani

R-ESISTENZA: Tutto accade già: "Oggi ci indigniamo – giustamente – per le squadracce della polizia fascista che manganella i ragazzini per strada, ma non ci indigneremo quando scopriremo che i genitori degli stessi ragazzi, magari pronti a perorare la causa dei loro figli rimandati a settembre con quattro insufficienze hanno fatto ricorso al TAR, ma non faranno ricorso alla corte di Strasburgo o non si appelleranno alla Carta dei diritti dell’uomo, o a qualunque altra cosa possa favorire un ripristino della civiltà. Il diritto all’istruzione, per esempio, anche se la scuola pubblica di fatto proibisce alla maggioranza dei ragazzi di studiare, imponendo costi troppo elevati, tenendo i nostri figli in strutture fatiscenti, o in mano a disgraziati precari che a volte in una mattina devono percorrere chilometri e chilometri per essere in una delle tre o quattro scuole dove devono insegnare."

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R-ESISTENZA: La lega senza ampolla di Rita Pani

R-ESISTENZA: La lega senza ampolla: "Oggi la disputa non è più tra destra e sinistra, tra fascisti e comunisti. La lotta oggi è tra l’essere senzienti e l’essere cretini. E dopo la signora della lega 2.0, dopo i risultati del pubblico domenicale che è rimasto impalato davanti alla scatola magica che lasciava parlare la minetti, dopo la seriosità con la quale si porge un microfono a cicchitto, c’è da ammettere la scomoda verità: i cretini, in Italia abbondano. E noi siamo fottuti."

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Il Bakunin di Riccione di Anna Lombroso

Il Bakunin di RiccioneÈ ormai definitivamente dimostrato che dal centro sinistra invertebrato e remissivo non possiamo aspettarci nemmeno una Bad Godesberg, nemmeno una annacquatura di riformismo, se appoggia una azione di governo che dice di voler attuare un equilibrato cambiamento incrementando la disuguaglianza, conseguire una armonia sociale, mediante la rottura di tutti i vincoli e i patti di solidarietà, raggiungere insomma la virtù attraverso il vizio. 

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domenica 7 ottobre 2012

Don Quirinale di Anna lombroso

Don Quirinale:  Essere laici significa svincolarsi dai pregiudizi, anche quelli apparentemente positivi che rischiano di sconfinare in festosi fondamentalismi: quelli di genere ad esempio, che riconoscono superiorità e qualità “categoriali” a maschi o femmine, gli uni e gli altri abilitati per codice genetico a mestieri o missioni, così che si ripongono aspettative fideistiche nel decisionismo virile, cazzuto e paterno di leader prepotenti, incaricati dalla provvidenza, o nella sensibile vocazione materna all’accoglienza, alla cura, alla solidarietà di funeste ministre, rapaci monetariste, ambiziose amministratrici.

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Favoletta democratica di Massimo Pizzoglio

Favoletta democratica «: "Tranquilli, è solo una favola ed era tanto tanto tempo fa, in un paese lontano lontano."

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Serra si è addormentato sull’amaca di Anna Lombroso

Serra si è addormentato sull’amaca:  Si “camerata basco nero il tuo posto è al cimitero”, è uno slogan infelice e inopportuno. Quanto la sua estrapolazione vigliacca dal contesto dell’urlo dei ragazzi incazzati e menati che saliva dalle strade di Torino o Roma o Milano. No, caro Serra, questi espedienti coerenti con la manierata e compita macelleria governativa e imprenditoriale lasciali a quelle maggioranze silenziose che si sono avvicendati sui marciapiedi della storia, te le ricordi? Quelle del: “ma andate a studiare, fannulloni”, quelli del “dovrebbero andare a zappare o in miniera”, quelle del “ma va a lavura’, parassita”, come se oggi fosse ancora plausibile l’alternativa tra lavoro manuale e lavoro intellettuale, in tempi di degradazione di ambedue a schiavitù, come se fosse possibile la “condanna al lavoro” come punizione in una società senza lavoro, dove un posto, qualunque sia, è un miraggio.

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venerdì 5 ottobre 2012

Lacrimogeni da coccodrilli di Alberto Capece Minutolo

Lacrimogeni da coccodrilli «: "Siamo essenzialmente una società della conoscenza, ma parliamo degli studenti come fossero gente che viene da marte, come una sorta di corpo separato che procura guai al traffico, come colpiti da un’ottusità pervasiva: perché le manganellate date ai ragazzi in Piazza sono date all’intera società e al suo futuro. Sono quelle che prendono gli operai con le fabbriche che chiudono, che prendono gli esodati, che prende chiunque si trova ad avere meno diritti e meno soldi. C’è chi chiede, giustamente, il cartellino identificativo per i poliziotti mandati a reprimere ciò di cui essi stessi e i loro figli avrebbero bisogno: scuole migliori. "

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giovedì 4 ottobre 2012

R-ESISTENZA: Spaco botilia e ti rompo i copertoni di Rita Pani

R-ESISTENZA: Spaco botilia e ti rompo i copertoni: "Sono certa che i due dementi di ieri, dinnanzi alla notizia del “politico” che vantava il possesso di un posto auto per averci lasciato la Jaguar ogni giorno per tre anni, non solo sono inorriditi, ma si saranno anche indignati e lo avranno insultato così come sono stati capaci di insultare Monti e tollerare qual tizio debosciato che si faceva stringere le palle da un idiota ignorante come Lavitola.

Questa certezza mi lascia oggi interdetta. Non hanno più senso le battaglie per la civiltà, per la democrazia e per la “giustezza”. Credo che sia più salutare e rilassante impegnarsi per delinquere, in modo da iniziare veramente a vivere, smettendo di sopravvivere.

Rita Pani (APOLIDE) "

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Il gioco delle tre carte e l’epitaffio del Pd di Alberto Capece Minutolo

Il gioco delle tre carte e l’epitaffio del Pd « Le “tensioni identitarie” veltroniane nascono proprio dal fatto che il Pd non è stato affatto l’inizio di qualcosa di nuovo, ma il contenitore dove un vecchio mondo incapace ormai di sognare di progettare, si è accomodato come su un divano dove bastava essere contro qualcosa senza più aspirare ad essere per qualcosa. Un lussuoso cimitero di elefanti che ha poco a che fare con l’età anagrafica, ma molto con la resa di qualcuno, la rampante ignoranza di altri, la perdita di senso di altri ancora e la rendita, lo scambio di piccolo e grande potere per tutti. Però sarebbe un errore pensare che questo processo di desensibilizzazione politica abbia riguardato solo i vertici, ha invece coinvolto i quadri e parte dell’elettorato. Le recenti performances  berlusconiane di Renzi sono applaudite dai feroci antiberlusconiani di qualche mese fa, difensori a tutta prova della 194 contro l’intrusione dei teocon, ora teoconeggiano e delibano anche le più fetide  bugie, gente che gridava alla rivolta se si fosse toccato l’articolo 18 ora si consola facendo finta che il suo massacro sia stato una necessità. Quasi quasi si direbbe che si teme l’astinenza da menzogna.

La Germania e l’euro e noi di Alberto Capece Minutolo

La Germania e l’euro e noi «: "Vedo che da quando Peter Steinbrück è divenuto il candidato ufficiale dei socialdemocratici tedeschi e dunque il prossimo rivale della Merkel, ci si interroga ansiosamente sul futuro o persino sulla permanenza della Germania nell’euro, visto che il leader della Spd appare più severo della cancelliera sui conti. Certo sarebbe un colpo di genio satirico della storia se mezza Europa si fosse rovinata per mantenere un’impietosa e strampalata moneta unica, usata a fini politici, per poi vedere il centro di gravità economico del continente andarsene per conto suo. In realtà  questi  nuovi timori riflettono non solo la distorsione e superficialità informativa dalla quale siamo investiti, ma anche l’incongruità di una politica senza pensiero, ormai incapace di vedere al di là del proprio naso e malata terminale di apparati, potentati economici oltre che assuefatta alle ruberie."

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La 194 boicottata dai politici del giorno dopo di Anna Lombroso

La 194 boicottata dai politici del giorno dopo «: "Perché una ideologia che combina autoritarismo politico e prepotenza ecclesiastica continua a vedere il popolo, uomini o donne che siano, come soggetti scriteriati e infantili, cui bisogna impartire una pedagogia punitiva.
Mentre mai come al momento di compiere una scelta che è dolorosa e imposta sempre e comunque da motivazione legittime, sociali, economiche, sanitarie, il sostegno dovrebbe venire da soggetti pubblici, indipendenti, non condizionati da qualsiasi credenza, impegnati all’aiuto solidale e svincolati da ogni pregiudizio.

Rappresentanti politici che deliberatamente o passivamente abbiano contribuito all’approvazione delle leggi delle regioni Piemonte e Veneto dovrebbero vergognarsi e non rivendicare di aver sancito l’intrusione di organizzazioni private con l’esibizione delle loro convinzioni e la ostensione dei loro simboli, confessionali o no che siano. "

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Complotti dal Reader’s Digest

Complotti dal Reader’s DigestIl nulla che ci viene dal vuoto pneumatico culturale che ci assedia, che ci invoglia e ci blandisce.
La superficialità è una sirena che promette soluzioni facili a problemi complessi, che stuzzica l’amor proprio dando la sensazione di essere al pari livello dei grandi della terra (che sia Bertrand Russell o Andrea Pirlo dipende dai gusti), che dà mano libera nell’utilizzare a sproposito la parola “cultura”.
Ma la Cultura, maiuscola, è davvero altro: la cultura è la predisposizione ad apprendere, indipendentemente dalla scolarizzazione o dal censo.
E per apprendere tocca faticare un po’, applicarsi con un filo di umiltà, leggere (fino in fondo) e approfondire.
L’unica scorciatoia è un tuffo nell’ottundimento, ma, forse, non è così dolce naufragare in questo mare.

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mercoledì 3 ottobre 2012

La disonestà politichese della Puppato: le false smentite e le vere menzogne di Alberto Capece Minutolo

La disonestà politichese della Puppato: le false smentite e le vere menzogne «: "Lei sa cosa sono i movimenti per la vita? Sono quelli che vanno da Napolitano a portargli 9 litri di acqua per simboleggiare quella “che ad Eluana è stata negata” . Sono sempre quelli, intrisi di un fondamentalismo che non ha nulla di civico e di civile, capaci di chiamare “assassinio legalmente assistito” la pietà umana che ha posto fine allo scempio della Englaro, all’uso inamissibile e vergognoso di una tragedia per fini politico-chiesastici. Lei li fa entrare nei consultori e le sembra tutto normale?   E adesso ci viene a dire di essere favorevole a una legge sul fine vita?"

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Fin che Barca va… di Anna Lombroso

Fin che Barca va…Siamo ancora in tempo a esercitare una ferma e tenace opposizione al governo più ideologizzato degli ultimi 150 anni, fatto di «tecnici» in gran parte prelevati da quella Università che ha usato la cooptazione senza verifiche per soffocare le spinte innovatrici del ’68, di un ministro del lavoro e del welfare che li ha annientai entrambi in una sola riforma, di un ministro dell’istruzione che si trova a suo agio sula scia della Gelmini; di un ministro della salute che si occupa di del gas delle bevande invece che dei gas e delle polveri dell’Ilva, tutti appartenenti a un’enclave di unti del signore che con la loro pura e semplice esistenza in vita ancora prima che al governo, ci condannano alla sorte dei figli di un dio minore.

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Veneto, attacco alla 194: sorpresa, la pasionaria antiborto è la Puppato di Alberto Capece Minutolo

Veneto, attacco alla 194: sorpresa, la pasionaria antiborto è la Puppato «: "La vera sorpresa però è che tra i maggiori fautori della legge si trovi quella Laura Puppato, gettata sul palcoscenico nazionale dalla sua auto candidatura  alle primarie del Pd e subito pompata dalle solite note “repubblichine” e senonoraquandiste in virtù della sola appartenenza di genere o dai soloni del nulla, come Cacciari ormai orfano di se stesso. Senza la voglia né di informarsi su chi sia davvero e tanto meno di informare. Perché la Puppato è in realtà una teocon che al passaggio della legge in Regione ha asserito: “E’ stato battuto l’oscurantismo”. Ciò non toglie che la signora ( tra l’altro  capogruppo Pd nella Regione Veneto) abbia individuato uno proprio spazio proprio nella “difesa dei diritti civili” e addirittura nello schierasi a favore dei matrimoni gay, come ci fa sapere dalle pagine di Micromega o in decine di interviste che stranamente si tengono ben lontane dall’argomento della 194."

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martedì 2 ottobre 2012

Il Simplicissimus: Hobsbawn e il secolo infinito di Alberto Capece

Il Simplicissimus: Hobsbawn e il secolo infinito: "E' abbastanza evidente che da quel fine ottocento, anno più anno meno, i fondamentali del mondo non sono poi molto cambiati, anche se 70 anni di lotta tra comunismo e capitalismo, un po' ci confondono: la teoria neoclassica dell'economia è ancora quella dominante, la relatività e la meccanica quantistica sono ancora alla base della nostra fisica, l'idea di rivoluzione è ancora strettamente collegata a quella di lotta di classe, gli Usa sono ancora la forza preponderante nelle contese geopolitiche e ancora si usano stratagemmi, come quelli della Uss Maine per fare guerre, come l'Irak dimostra superbamente, il possesso dei media è ancora più determinante per dirigere opinione pubblica e politica. In più le tesi razziste che proprio nell'ultimo decennio dell'Ottocento furono "sistematizzate" nei vari deliranti e irreali filoni in cui si dividono, fanno ancora una straordinaria presa, umanamente repellente, ma perdipiù affette da un patetico anacronismo.
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La maledizione di Montezumolo di Massimo Pizzoglio

La maledizione di Montezumolo «: "Di Montezumolo si conosce la titubanza e il tentennamento, il continuo salire in cattedra e scendere in campo (si suppongono delle coltivazioni a terrazzamenti), l’indole pusillanime, ma anche le repentine sparizioni dalla scena.
Per allitterazione fu detto “il fantasma di Montezitorio”, ma di lui si temette, soprattutto, il carattere rancoroso.

E, visto il periodo storico in cui, pare, visse e la “materia” di cui, si narra, fosse costituita l’epoca, di lui si paventò eminentemente
la vendetta di Montezumolo!

(Qualcuno spenga il ventilatore!)"

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Fallimento certificato dalla Corte dei conti di Alberto Capece Minutolo

Fallimento certificato dalla Corte dei conti «: "Se si trattasse di un ministro, di un governo o di un certo numero di persone occorrerebbe un ricovero caoatto, ma visto che si tratta di un sistema l’unica cura è quello di ritrovare una politica che spazzi via questo ciarpame destinato ormai – come del resto ammettono apertamente anche fior di economisti liberisti, persino insigniti dal nobel, vedi Robert Mundell – a sostenere solo l’obiettivo politico di “ridurre” la democrazia e relegare lo stato a una pura difesa della proprietà di rapina."

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Passera, il contante confidenziale di Licia Satirico

Passera, il contante confidenzialeCi sono dei momenti in cui occorre dire basta: la negazione, la cautela, la rivisitazione della storia con candeggio e risciacquo nascono da un retroterra subculturale che tenta sempre più spesso di rigurgitare ideologie deliranti e orrori mai sopiti. Ogni giorno ci giungono segnali di pericoloso sdoganamento smart di “eroi” dimenticati, di gesti dal significato nefasto e persino di simboli religiosi: il mausoleo a Rodolfo Graziani, il saluto romano dei rampolli neri in isole greche, le madonne fasciste hanno turbato la nostra vita recente con frequenza pari ai revirement mistificatori, all’abolizione delle feste civili e agli insulti alla Resistenza.

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Passera, il contante confidenziale di Anna Lombroso

Passera, il contante confidenzialePassera è una figura esemplare, l’idealtipo di questa classe: modaiolo, soggiogato dalla seduzione della modernità, cinico e sbadato, sprezzante delle regole nel considerare inviolabile il suo evidente conflitto di interessi, ma ligio invece nell’osservanza di quelle dell’”ordine” di appartenenza, indifferente a idee e concetti, ondivago qual è tra kermesse della Lega, summit confindustriali, merende con Ichino e gite con Montezemolo. Un sacco molle come la poltrona di Fantozzi, vuoto come un quadro delle organizzazioni di vendite piramidali … ed infatti se lo contendono come il candidato ideale vecchie e nuove scatole elettorali che non vogliono sorprese.
La sorpresa che gli riserveremo noi sarà di non votarli.
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I crocefissi dei ladroni lombardi di Anna Lombroso

I crocefissi dei ladroni lombardi Dando così una opportuna scossa ai letargici devoti, onorevoli Peppone intenti a compiacere esuberanti don Camillo più che riflessivi Don Milani, convinto invece che il crocifisso in classe e negli uffici, appeso di fianco al Presidente, fosse qualcosa da “eliminare …cattolicissimamente”. Laicamente schierato e responsabile dunque, a differenza dell’attuale Presidente che, a sostegno della burbanzosa richiesta di Giovanni Paolo II ebbe a dire: “il crocifisso non rappresenta una confessione religiosa, identifica piuttosto una tradizione nazionale come la nostra che è cristiana”. Insistendo che la sua era una posizione laica: “va esposto come simbolo della nazione, accanto al ritratto del presidente della Repubblica, simbolo dello Stato”.

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