Il passo indietro dovremmo pretenderlo quindi, e se ci fosse soltanto uno abbastanza responsabile da farsi indietro, forse si potrebbe anche sperare. Invece son tutti là, al loro posto, saldi e pronti a elargire ricette sulla felicità futura. Son sempre loro, gli stessi che prima ci hanno affogato ora ci tendono il salvagente. Invece, il nuovo che avanza è sempre figlio di un capitalismo che vuol farsi strada controllando non più il paese solo dal governo nazionale, ma da ogni luogo di questa miserrima nazione. E allora rivoglio il mio diritto a scegliere, non più il meno peggio ma il meglio.
Nessun commento:
Posta un commento