martedì 2 ottobre 2012

Il Simplicissimus: Hobsbawn e il secolo infinito di Alberto Capece

Il Simplicissimus: Hobsbawn e il secolo infinito: "E' abbastanza evidente che da quel fine ottocento, anno più anno meno, i fondamentali del mondo non sono poi molto cambiati, anche se 70 anni di lotta tra comunismo e capitalismo, un po' ci confondono: la teoria neoclassica dell'economia è ancora quella dominante, la relatività e la meccanica quantistica sono ancora alla base della nostra fisica, l'idea di rivoluzione è ancora strettamente collegata a quella di lotta di classe, gli Usa sono ancora la forza preponderante nelle contese geopolitiche e ancora si usano stratagemmi, come quelli della Uss Maine per fare guerre, come l'Irak dimostra superbamente, il possesso dei media è ancora più determinante per dirigere opinione pubblica e politica. In più le tesi razziste che proprio nell'ultimo decennio dell'Ottocento furono "sistematizzate" nei vari deliranti e irreali filoni in cui si dividono, fanno ancora una straordinaria presa, umanamente repellente, ma perdipiù affette da un patetico anacronismo.
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