Passera, l’ometto della Provvidenza: Si abbiamo buoni cervelli e buone scuole, quelle degli invalsi, quelle dell’abbandono, quelle dei concorsi studiati per congelare carriere, quelle dove i genitori devono pagare tutto compresi i detersivi e la carta igienica, quelle della frustrazione. Quelle pubbliche, che pare sfornino comunque teste migliori e preparazioni meno dozzinali della Bocconi, e dove fanno ancora il loro dovere con senso di responsabilità insegnanti condannati al sacrificio ancor prima dell’era del rigore e dell’austerità. E allora privatizziamole in modo da trasformarle in enclave esclusive per i figli di un ceto dirigente destinato per legittimazione dinastica alla trasmissione di censo, carriere, poteri.
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