Dall’Ilva alla svendita della natura «: "terreni, paesaggi, corsi d’acqua, montagne e quant’altro possano essere sfruttati per ciò che rende maggiormente, non per il loro valore rispetto alla nostra vita, alla nostra fantasia e al nostro benessere. E soprattutto su di essi si estinguerà ogni possibilità di controllo democratico. Non solo, ma è un piano assolutamente suicida, perché non tiene in considerazione i legami e il feedback tra i vari ecosistemi, portando a un vero e proprio massacro dell’ambiente e degli uomini che sono così pazzi e così scemi da farsi scippare la vita dalla cieca avidità altrui."
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