sabato 25 agosto 2012

Breivik, la cella, l’Italia, la sinistra » Piovono rane - Blog - L'espresso

Breivik, la cella, l’Italia, la sinistra » Piovono rane - Blog - L'espressoCosì come erano di sinistra le parole del premier norvegese Jens Stoltenberg all’indomani della strage di Utoya, quando disse che a quella mattanza il suo Paese avrebbe risposto «non con meno apertura, con meno diritti e con meno tolleranza, ma con più apertura, con più diritti e con più tolleranza». Una frase impensabile da noi, dove politici di destra e di sinistra avrebbero fatto a gara per proporre l’esercito in assetto di guerra ai giardini pubblici, la castrazione chimica, l’oscuramento di YouTube.
Ecco, appunto. 
Come noto, la Norvegia ha uno dei welfare migliori del mondo, servizi pubblici eccellenti, pari opportunità per le donne, aiuti per studiare e cercare lavoro ai giovani, assistenza agli anziani. Bene, a noi di sinistra può essere utile sapere che quel welfare straordinario non è culturamente e politicamente cosa diversa dalla pena «troppo mite» e dal «carcere di lusso» che hanno destinato a Breivik. Chiaro? Sono due facce della stessa medaglia. Simul stabunt, simul cadent. 


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