sabato 9 febbraio 2013

Figli di papà, figli di nessuno, figli di… di Anna Lombroso

Figli di papà, figli di nessuno, figli di… «: "Tanto per entrare nel merito non dovrebbe destare scalpore la denuncia da parte di una precaria, di un “abuso”, legale, legittimo ma inopportuno e irridente della sua condizione di soggetto penalizzato dall’arbitrio iniquo della lotteria della vita. E non dovrebbe colpire, né suscitare entusiastica solidarietà il destino infame della signorina Ichino, condannata a subire la malevolenza di chi sospetta che il suo accesso prematuro a una posizione inamovibile – che richiede competenza, professionalità ed esperienza – sia stato oliato dal nome, dalle conoscenze, dal circuito non sempre virtuoso di una cerchia basata sul riconoscimento tra simili, sulla fidelizzazione a certi valori, sull’affiliazione."

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