martedì 3 aprile 2012

Tiro ad altezza d’uomo «

Tiro ad altezza d’uomo «: "Ormai mirano ad altezza d’uomo, non si limitano ai marginali, è la paradossale equità delle disuguaglianze, e’ sotto attacco la piccola e media borghesia, che ha perso posizioni di rendita che pensava immutabili e inattaccabili sia dal punto di vista economico che della considerazione sociale. Un tempo più sensibile alla distanza che la separava dalle posizioni superiori e ai vantaggi connaturati con la posizione occupata, che ad una qualche forma di solidarietà con chi sostava nei gradini inferiori della scala sociale, e oggi appiattita verso il basso, sempre più giù. Ma ancora più risentita, diffidente, spaesata, che guarda agli operai, agli esondati, ai precari per non dire di quei migranti, come a un pericolo, una minaccia. Ed è quello che volevano i bramini di questa religione del mercato, lacerare vincoli e incrementare fratture, rompere patti e allargare le discriminazioni."

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