Si intrufola da clandestina e immeritatamente nelle schiere di chi avrebbe diritto a lamentarsi di secolari emarginazioni o di nuovi soprusi, si insinua proditoriamente negli interstizi del malessere legittimo per prendere sonoramente per il culo chi è sommerso, vulnerato, tradito. Non so che pena dovrebbe essere comminata per il cinismo, la viltà, la disonestà intellettuale, la meschinità, ma alla sovraesposta contessina infliggerei quella più sgradita: il silenzio e la tenebra dell’impopolarità.
Borromeo, sotto il cognome niente:
'via Blog this'
Nessun commento:
Posta un commento