lunedì 8 aprile 2013

Thatcher, lei riposa in pace, noi no di Alberto Capece Minutolo

Thatcher, lei riposa in pace, noi no |:
la Iron Lady che fu battezzata così non dagli inglesi, ma da un giornale dell’odiata Unione Sovietica. E’ a lei, in comunione con Reagan, che si deve quel modello misto di conservatorismo e liberismo, destinato col tempo e senza correzioni di rilievo a dare il frutti finali che conosciamo. Per la verità Margaret Thatcher è forse meglio rappresentata dal soprannome che le venne affibbiato dagli inglesi durante la sua prima esperienza di governo:  ”Thatcher, the milk snatcher”, la ruba latte. Nel ’70, giunta ad essere ministro del’istruzione, come primo provvedimento pensò di abolire il latte gratuito per i bambini dai 7 agli 11 anni. Al successivo turno elettorale fu trombata, ma si diede da fare per diventare capo del partito conservatore e di lì tentare il balzo per Downing Street. Le riuscì nel ’79, ma in fondo rimase sempre una ruba latte, una pioniera di quelle politiche di disuguaglianza che da allora hanno continuato a macinare il loro grano.
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