domenica 13 maggio 2012

Per Silvio è Grasso che cola «

Per Silvio è Grasso che cola «: "Il procuratore scrittore non si pone il problema dell’opportunità politica delle proprie parole: rimprovera a Ingroia lo stesso virus esternatore da cui pare, a sua volta, irresistibilmente affetto.
Grasso resta vittima di un vero e proprio contrappasso dantesco. Il centrodestra accoglie con entusiasmo le sue parole e Maroni parla di riconoscimento postumo (alle ceneri della Lega?), mentre Piergiorgio Morosini, segretario generale di Magistratura democratica, definisce “sconcertanti” le performances radiofoniche del procuratore. Più pacato Ingroia, che osserva, rievocando il precedente di Paolo Borsellino, di aver solo esercitato i suoi diritti di cittadino senza schierarsi."

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