martedì 29 maggio 2012

Maurizio Vona

Vivo in un Paese felice.
Si, la mia Italia.
E’ una penisola non molto grande, situata in una posizione geografica ottimale.
Il clima in Italia fa invidia al resto del mondo.
La storia, l’arte, la cucina, le tradizioni, i geni, gli inventori, il paesaggio.
E’ senza dubbio il Paese più bello del mondo.
Viviamo in Democrazia.
La Democrazia l’abbiamo costruita dopo l’ultima guerra e il fascismo.
Abbiamo votato per la Democrazia, dopo che i nostri padri e nonni hanno versato sangue per essa.
Ma ce l’abbiamo fatta e siamo un popolo felice.
Siamo guidati politicamente da rappresentanti del popolo.
Esiste una opposizione, che controlla l’operato di chi è al potere.
Spesso si riuniscono, insieme.
E spesso l’opposizione, se nota ci sia un minimo problema, contribuisce con chi governa per una soluzione.
In Italia non c’è scampo per i mascalzoni.
Da noi è mascalzone anche chi approfitta di un volo low cost e si fa rimborsare un biglietto in business.
E’ raro, ma purtroppo succede.
Ma la legge da noi è impassibile.
Se viene commesso un reato così grave e viene documentato, il mascalzone viene immediatamente espatriato, isolato, schifato.
La legge, in Italia, è uguale per tutti. Non ci sono distinzioni tra ricchi e poveri.
Semplicemente perchè non esistono ricchi e poveri, ma qualche privilegiato leggermente più benestante, che contribuisce attivamente con le sue incredibili qualità e capacità a far vivere bene il popolo.
Non siamo ovviamente perfetti, in Italia.
Ma chi sbaglia paga, e con il carcere vero. Siamo inflessibili.
In Italia funziona tutto benissimo.
La sanità, i servizi, la scuola.
In Italia gli anziani sono felici, quanto i giovani. Le donne in Italia non sono discriminate come in altri paesi.
Il lavoro non manca in Italia.
L’italiano è libero di scegliere la sua professione, quella in cui più è portato, quella in cui più crede.
Quando una persona sta male in Italia lo Stato è sempre presente, affiancando medici o assistenti sociali.
Paghiamo tutti le tasse, in Italia.
Tutti nella stessa misura, proporzionata al reddito (piccoli ma ininfluenti discostamenti)
Il nostro reddito è medio alto, sufficiente per poter sostentare una famiglia, far crescere i nostri figli in maniera serena.
Ognuno di noi possiede un appartamento dove vivere, e non necessita di lasciarlo in eredità agli eredi, come succede in paesi arretrati.
In Italia i nostri figli possono un domani godere del nostro appartamento, ma non hanno problemi ad acquistarne uno con il loro lavoro.
Non sappiamo cosa siano le ingerenze politiche o ecclesiastiche, qui in Italia.
Da noi non esistono porcherie assurde che leggiamo sui giornali esteri, come gli scambi di voto o i favoritismi per (INCREDIBILE!!) trovare un posto di lavoro.
Siamo pacifisti in Italia, e non abbiamo scrupoli nell’aiutare le persone che negli altri paesi sono in difficoltà.
Costruiamo scuole, asili nido, insegniamo l’educazione civica, leggere e scrivere, alle popolazioni povere e non fortunate come noi.
Essendo in Democrazia, l’unico nostro problema consiste nell’andare a votare, ogni 5 anni.
E’ un nostro dramma personale, perchè siamo realmente in difficoltà nel confermare la classe dirigente a favore dell’opposizione, in quanto hanno entrambi operato bene e ben vigilato e collaborato per il nostro benessere.
Sentiamo purtroppo parlare di omicidi, suicidi, estorsioni, pedofilia, malsanità, pensionati soli, donne seviziate, problemi di lavoro, di salute, addirittura di dignità, in altri paesi meno fortunati.
E questo ci spaventa, ci sembra irreale, assurdo.
Sentiamo persino parlare di terremoti, che sono in pratica movimenti di assestamento del terreno, del tutto naturali, dove persone addirittura perdono la vita!!
Noi italiani ameremmo un mondo globalizzato, dove tutti possano vivere bene come noi.
Ameremmo portare e trasmettere ai paesi arretrati la nostra cultura, la nostra specializzazione.
Anche in Italia i terremoti non sono ancora oggi prevedibili, ma noi, grazie alla tecnologia, alla prevenzione, all’insegnamento e soprattutto per aver costruito edifici antisismici, non abbiamo mai avuto una vittima causata da un fattore naturale.
Noi italiani non conosciamo la corruzione. Rabbrividiamo solo al pensiero possa un giorno capitare anche da noi, per carità.
Sentiamo persino parlare di giocatori di uno sport, ci pare si chiami “calcio”, dove persone assurde, già ricche di loro, si vendono la dignità sportita e umana per avere ancora più danaro.
Ultima, abbiamo appena sentito che il capo di uno stato arretrato, appena colpito da una tragedia, causata da qualcosa che si chiama mafia, malaffare e politica fatta di ladri, abbia deciso di festeggiare una festa assurda il 4 del mese di Giugno.
Loro la chiamano festa. Noi italiani invece crediamo sia la festa della guerra.
Siamo strani, noi italiani.
Forse non vediamo oltre. Ma siamo un popolo felice.

Poi, dopo la grappa del primo pomeriggio, mi risvegliai.

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