sabato 26 maggio 2012

La sindrome del traditore «

Ed ecco i legaioli che trovano traditori con effetto domino, a cascata, spesso interpretando entrambi i ruoli; i margheritini che, dopo aver giocato (con grande naturalezza) la parte dei fessi che non si erano accorti di nulla, ora gridano al tradimento, alla serpe in seno.
I pidiellini che chiamano traditori i “loro” elettori che non sono andati a votarli, scaricandosi l’un l’altro atroci accuse di connivenza con “nemici” reali o virtuali; i piddini apparentemente meno in affanno, ma con strascichi di tradimenti perpetrati nelle primarie e agguati e vendette che continuano qua e là.
Persino tra i grillini (il nuovo che avanza, come il formaggio ammuffito in frigo) non riescono a sottrarsi alla moda del momento e iniziano ad accusarsi di apparentamenti proibiti, con il Grande Pagliaccio che lancia anatemi contro papabili assessori di insperate giunte, a lui sgraditi, quindi, ovviamente, “traditori”

La sindrome del traditore «

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