I fascistelli poi son cresciuti, hanno annusato la beatitudine del potere e si son mangiati il paese, e Roma.
Tutti più o meno atteggiati come il duce, sembravano somigliare molto a podestà, che di solito erano degli imbecilli arrivati alla seggiola battendo tacchi e leccando culi. Poi uno è arrivato a ricoprire la carica di sindaco di Roma, e si pensava che dato il grado di inettitudine e stupidità non sarebbe durato tre giorni.
Nessun commento:
Posta un commento