sabato 11 febbraio 2012

Pedagogia dei luoghi comuni

È oltraggioso pensare di essere educati attraverso la riduzione dei diritti, attraverso i sacrifici imposti da chi non li fa, da chi si erge a educatore sentendosi al di sopra di ogni messaggio educativo: da chi, come scrive Anna Lombroso, usa il “voi” e non il “noi”, ribadendo una distanza incolmabile tra governanti e governati. La paura della precarietà, lo spettro della Grecia non hanno nulla a che vedere con pregi e difetti endemici di un popolo: né ci salveranno solo gentilezza, generosità, grinta, gusto e genio.

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