Ricattini, professorini «: "Ha intriso tutto e innervato malignamente la società, corruttori e concussi, politici e cittadini, carnefici e vittime acquiescenti in una bolla che sembra non esplodere mai, gonfia della tolleranza sottomessa e rassegnata dei molti e della tenace e empia sopraffazione dei pochi, la cui narrazione realistica parla di tempi poco maturi, strumenti poco efficaci, procedure troppo onerose. Mentre invece si tratta della vecchia e consolidata complicità castale, e come chiamarla se non appunto corruzione?"
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