mercoledì 27 giugno 2012

R-ESISTENZA: C'ho pure un amico sotto processo

R-ESISTENZA: C'ho pure un amico sotto processo: "Il silenzio remunerato di certa stampa sotto padrone, e il peggior silenzio – il nostro – è stata l’arma che tutto ha reso possibile, e troppo spesso nemmeno il nostro silenzio era gratuito. E si torna alle origini, a questo ventennio in cui si è permesso ad un malavitoso, in odore di mafia, che puzzava di massoneria, corruttore ed evasore fiscale per sua stessa ammissione (andavo a chiedere gli appalti con l’assegno in bocca, se il fisco è oppressivo è giusto evadere) di sedersi sulla sedia più comoda che c’è, perché si potesse compiere il sogno. "

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