Il loro nemico è il lavoro, preferiscono la “fatica”, le produzioni, preferiscono i derivati, le garanzie, preferiscono la precarietà, i diritti, preferiscono i privilegi arbitrari, i progetti, preferiscono le emergenze perenni, la concertazione, preferiscono l’autoritarismo, la cultura, preferiscono leggere bilanci, e distrattamente, tanto ci pensa Lusi, o calcoli, ma superficialmente che i conti degli esodati sono così monotoni.
La teologia del quattrino:
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