ci viene venduto un rinnovamento del Paese che si basa su presupposti ormai vecchi di trent’anni, così che mentre in tutta l’Europa si ritorna alle gestioni pubbliche – e non solo dell’acqua – noi percorriamo il tragitto inverso pensando di svecchiare il Paese mentre stiamo dando la dimostrazione palmare del nostro ritardo. Non è un caso che mentre in Austria, Germania e Olanda si discuta proprio in questi mesi di come meglio tutelare il lavoro, da noi si cerca di realizzare la precarietà perfetta come panacea dello sviluppo. Se i vecchi politici sono un ostacolo, i tecnici anziani sono una iattura.
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