Vecchi “Guf…i” sul trespolo:
Sarebbe stato più corretta una rivendicazione di affiliazione alla corrente neo liberista infatti, nel riconoscimento comune e condiviso dell’egemonia di quel pragmatismo, di quell’inevitabile “realismo” che ha fatto accettare i carri armati nei paesi satellite, come il consociativismo. Ma che soprattutto ha spezzato le ali del pensiero, della testimonianza, della missione e dell’incarico ricevuto, del più grande partito della sinistra, che ha rinunciato all’utopia come a una vergogna, alla speranza come a un vizio, alla libertà come una a romanticheria, alla dignità come a un reperto, a interpretarci e rappresentarci come a un onere insopportabile.
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