martedì 20 marzo 2012

R-ESISTENZA: Violenterò il Papa

Morivo. Perché adesso basta. Basta così di cercare il senso alle cose da dire. Il pensiero anche se è donato, è un dono che lascia offesi. Non è importante scrivere bene, avere un’ arte, essere anche intellettuali. Non è importante soffrire come soffre il suono delle tue parole, riuscire a disegnare la gioia in un paio di occhi grigi s’offrono al mondo. Non è importante che il lettore arrivato all’ultima pagina, senta di avere appetito, di volerne ancora, di desiderare sapere – per esempio – che ne sarà dell’amore di Hermes e la Poeta.

È importante solo quanti ne hai ucciso. Quanto hai rubato. Di chi è stato l’ultimo pene che hai tenuto tra i denti, e di chi erano quelli che ti son passati sopra, prima. È importante aver ucciso un’amica dopo una notte di droga e di sesso, di aver fatto rapine, di aver compiuto una strage, di essere abbastanza puttana da riuscire a far credere a un vecchio tizio debosciato, d’averci un toro dentro le mutande.

R-ESISTENZA: Violenterò il Papa:

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